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Cronaca Magenta / Piazza Papa Giovanni XXIII

Stefano travolto dal treno: "Non crediamo sia stato un suicidio"

Il giovane deceduto a Magenta era conosciutissimo e amato in città per la sua attività di volontariato. Si fa strada l'ipotesi dell'incidente: "Non crediamo al suicidio"

Potrebbe non essere stato un suicidio il drammatico episodio accaduto nel pomeriggio di mercoledì a Magenta. Per diverse testimonianze sarebbe stata "una tragica fatalità". Un incidente, quindi. Anche se le autorità mantengono uno stretto riserbo sull'episodio e si stanno facendo solo ipotesi. 

Un ragazzo di 24 anni, Stefano Todaro, è deceduto investito "da un Frecciargento" in passaggio nella stazione milanese, nel primo pomeriggio. 

Le forze dell'ordine, per ora, non hanno voluto rilasciare dichiarazioni. Trenitalia ha segnalato l'incidente come "probabile suicidio". 

Ma sono tantissimi i dubbi per chi conosceva Stefano, conosciutissimo a Magenta per la sua attività di volontariato di rilievo.

Alcuni amici - che chiedono a gran voce il rispetto della memoria del 24enne - hanno raccontato a MilanoToday che non avrebbe avuto nessun motivo per compiere quell'estremo gesto: ben voluto e amato da tutti, era uno scout e si era appena laureato con grande profitto al Politecnico di Milano. Amava anche la musica, e suonava. 

Chi lo conosceva lo ricorda come una persona "allegra, disponibile, simpatica e con molta voglia di vivere" e non riesce "a spiegarsi quanto accaduto in stazione".

Forse una disattenzione l'ha fatto cadere sui binari. Ma su questo non vi è ancora nulla di certo. 

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