Taxi, striscione con insulti a Maran e Arese Lucini (Uber)
E' comparso nella notte tra martedì e mercoledì in zona Brera
Uno striscione contro Pierfrancesco Maran e Benedetta Arese Lucini, rispettivamente assessore alla mobilità e country manager per l'Italia di Uber, è apparso all'alba di mercoledì mattina nel quartiere di Brera, vicino a casa della manager. La scritta è inequivocabilmente volgare. Primo sospettato, ovviamente, qualche tassista. Maran, del Pd, è sotto accusa dai tassisti perché non sarebbe abbastanza "fermo" nella lotta a Uber, anzi il suo partito ha perfino ospitato la Arese Lucini a un convegno.
In questo periodo, varie grane "attanagliano" i tassisti milanesi. Ad esempio dotare le auto di Pos per bancomat e carte di credito. Secondo il Satam, sindacato tassisti, il 74% delle auto ne è dotato, ma il comune vorrebbe aumentare la percentuale. E poi il bando per il numero unico dei parcheggi: bloccato da vari ricorsi da parte dello stesso Satam e delle cooperative di radiotaxi.
Ai tassisti non è però mai "andato giù" nemmeno il car sharing, che in realtà non è propriamente la stessa cosa dei taxi. E ora che si parla di moto sharing, altro fronte di battaglia.
Nella notte tra mercoledì e giovedì sono previste assemblee di tassisti: questi poi si riuniranno a Linate alle 8 di giovedì mattina. E' possibile che parta uno sciopero, ma non è ancora certo.
A settembre del 2014, in zona Bande Nere era stato trovato un manichino con scritte contro Uber e Pierfrancesco Maran.