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Cronaca

Studenti transgender: Statale e Bicocca pronte al "doppio libretto"

Un modo per evitare imbarazzi presentando il libretto con il nome di battesimo. Ecco come funzionerà

Sarà realtà il doppio libretto per gli studenti transgender in Statale e Bicocca. Una richiesta non nuova, e cheaveva già fatto discutere. L'idea è semplice: lo studente transgender - con nome di battesimo ad esempio maschile ma aspetto femminile - si trova in imbarazzo in tutta una serie di situazioni concrete nella vita universitaria. Di qui la soluzione: un libretto fisico, con nome di fantasia, da usare e presentare nell'attività di tutti i giorni in ateneo, e quello reale (collegato all'altro) nella disponibilità della segreteria amministrativa.

Altre università italiane stanno prendendo la stessa decisione: si parla di Urbino, Catania, Napoli, Torino, Bergamo e Padova. Non si tratta di una cosa di poco conto, perché, come riferisce il gruppo Gay Statale, sono già accaduti, anche a Milano, casi di docenti che non permettono l'esame a uno studente transgender. O anche un semplice accesso ad un laboratorio. 

Il regolamento che viene studiato prevede che lo studente compili un modulo, allegando il certificato dell'Asl con la conferma dell'inizio delle sedute con lo psicologo, passaggio obbligatorio per iniziare il percorso di mutamento. 

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