Si cercano due violenti stupratori: la notizia è stata rubata alla Polizia
Gli hacker di Anonymous sono riusciti ad introdursi nel sistema della polizia, rubando centinaia di documenti riservati. E si scopre di uno stupro in via Edolo rimasto fuori dalle cronache
Il sistema di sicurezza informatica della Polizia di Stato non sembra essere il massimo in materia di protezione. Nei giorni scorsi Il Giornale ha pubblicato sulla sua pagina internet una notizia passata inosservata. Secondo il quotidiano gli hacker di Anonymous sono riusciti con molta semplicità ad introdursi nel sistema della polizia, rubando centinaia di documenti riservati.
Alcuni di questi file sono finiti in rete e raccolgono notizie non trapelate ufficialmente. Per esempio, c'è quella dell'identikit di due persone trasmesso dal questore Luigi Savina a tutte le questure italiane. Si tratterebbe di due stupratori che giorno 12 settembre avrebbero consumato una violenza carnale in via Edolo numero 15 e nel confronto dei quali gli investigatori hanno cominciato una serrata ricerca. Un fatto di cronaca del quale tutti i giornali erano rimasti all'oscuro.
L'articolo di Luca Fazzo riporta il testo del messaggio: "Pregasi collaborare a identificazione persone effigiate nell'allegata ricostruzione identikit, presunti autori di sequestro di persona a fini di violenza sessuale e rapina".
Da quanto trafugato dagli hacker emerge che gli stupratori sono di origine straniera entrambi di carnagione chiara, uno ha un'età compresa tra 28 e 32 anni, alto circa 1.75 cm, parlava solo inglese e aveva un aspetto molto curato. L'altro era più grande, tra i 30 e i 35 anni, aveva un viso squadrato e gli zigomi sporgenti e nemmeno lui parlava italiano.
Una vicenda, quella dello stupro, non raccontata ma sulla quale sicuramente gli agenti stanno ancora investigando. Nondimeno per la Polizia sarà importante curare la difesa del loro sistema informatico per evitare fuoriuscite d'informazioni simili.