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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Lombardia, il triste primato di suicidi in Italia

Quasi 500 casi: il rapporto Eures mostra impietoso i dati sugli estremi gesti in Lombardia. E' la prima Regione in Italia; la percentale più bassa a Napoli

L'inizio del 2012 è stato terribile - si parla di una trentina di casi in pochi mesi -, ma se si va a vedere i dati confermati degli anni passati, la Lombardia ha il triste primato dei suicidi.

La regione di Milano, con 496 casi nel 2010, +3% rispetto al 2009, è seguita dal Veneto (320, pari al 10,5% del totale, con un aumento del 16,4% sul 2009) e l'Emilia Romagna (278, 9,1%). Questi alcuni dei dati contenuti nel Secondo Rapporto Eures su 'Il suicidio in Italia al tempo della crisi'.

Oltre la metà dei suicidi censiti in Italia, informa lo studio, avvengono in una regione del Nord (1.628 casi nel 2010, pari al 53,4% del totale), a fronte del 20,5% al Centro (624 casi) e del 26,1% al Sud (796 casi). Anche in termini relativi il Nord conferma i valori più alti, con 5,9 suicidi ogni 100 mila abitanti, a fronte dei 5,3 del Centro e dei 3,8 del Sud.

Ma é il Centro Italia a registrare nel 2010 la crescita più consistente (+11,2% sul 2009, che sale a +27,3% nel Lazio, con 266 suicidi), a fronte di un +1,8% a Nord e di un calo del 3,5% al Sud. In termini relativi (media 2006-2010) è tuttavia la Valle d'Aosta a guidare la graduatoria del rischio suicidario (con 9,2 suicidi ogni 100 mila abitanti), seguita dal Friuli Venezia Giulia (9) e dalla Sardegna (8,9).

A livello provinciale (media 2006-2010) il valore più alto si rileva a Vercelli (15 casi per 100 mila abitanti), Belluno (12,9), Ogliastra e Sondrio (12,7), mentre il valore più basso si rileva a Napoli (1,1).

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