rotate-mobile
Cronaca

Sushi avariato: procura chiede condanna per due ristoratori

Intensificati i controlli dell'Ats sia nei locali sia al mercato del pesce

Un ristoratore italiano e uno cinese sono a rischio condanna per avere servito tonno ad alto contenuto di istamina, in seguito a controlli effettuati nell'autunno del 2016. Rischiano fino a 2.500 euro di multa. Il problema ha assunto sempre più i contorni di un fenomeno generale, dovuto all'aumento del consumo di sushi e pesce crudo a Milano. 

L'intossicazione da istamina, definita tecnicamente sindrome sgombroide, non è da sottovalutare. Può limitarsi (si fa per dire) a nausea e mal di testa ma può anche portare al soffocamento. L'Ats (ex Asl) è in allerta perché in diversi casi la sindrome costringe a rivolgersi al pronto soccorso: nel 2016, sarebbero stati 72 a Milano, contro i 47 del 2015, secondo dati riferiti da Repubblica. I controlli nei locali si intensificano, così come quelli al mercato del pesce di via Lombroso: e vale sempre la raccomandazione di scegliere con estrema accuratezza i ristoranti in cui mangiare pesce crudo o appena scottato.

Di recente anche le Iene si sono occupate dell'argomento, esaminando alcuni ristornati che propongono la formula "all you can eat": un grande risparmio per il portafogli, ma - per gli esperti - anche il segnale di possibile scarsa qualità. E le analisi effettuate dai campioni di pesce prelevati dagli inviati delle Iene hanno dimostrato cariche batteriche molto superiori alla norma in cinque ristoranti su otto. Diffidare della formula "all you can eat" non è ovviamente l'unica "strategia": diversi sono i suggerimenti su come giudicare se un ristorante sushi è adeguato oppure no dal punto di vista della sicurezza alimentare.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sushi avariato: procura chiede condanna per due ristoratori

MilanoToday è in caricamento