Il blitz nazista alla Scala: una svastica sul monitor
Cenati (Anpi): "Provocazione che rappresenta un insulto al teatro"
Uno sfregio di stampo fascista si è consumato al Teatro alla Scala di Milano. Ignoti hanno graffiato lo schermo di un televisore di servizio del reparto macchinisti, sul ballatoio del terzo piano, al lato della strada. Il graffio riproduce una svatica. Lo segnala Roberto Cenati, presidente provinciale di Anpi, che esprime lo sdegno per la "gravissima provocazione avvenuta all'interno" del teatro.
Il gesto risale presumibilmente alla serata del 14 febbraio, tra le otto di sera e mezzanotte. Cenati ricorda che, da qualche giorno, i volantini che promuovono le iniziative di Anpi sono stati imbrattati. "Dal 2015, la sezione Anpi Scala e l'Anpi provinciale di Milano, in accordo con la sovrintendenza e la direzione del teatro, si sono fatti promotori, nelle ricorrenze del Giorno della Memoria e del 25 Aprile, di importanti appuntamenti rivolti ai milanesi", scrive Cenati: "Ricordiamo il concerto del 24 gennaio scorso per il Giorno della Memoria, al Ridotto dei Palchi Arturo Toscanini, dedicato a Vittore Veneziani, storico direttore del coro scaligero, cui fu revocato l'incarico perché ebreo, a seguito delle famigerate leggi antiebraiche del 1938".
"Insulto al teatro"
"La provocazione avvenuta qualche giorno fa all’interno della Scala rappresenta un insulto al teatro in quanto luogo pubblico di cultura e allo stesso tempo come luogo di lavoro, nonché a tutti i lavoratori e le lavoratrici del teatro. E’ un atto che indigna profondamente tutti noi e colpisce un valore fondamentale: quello della cultura, indispensabile come più volte sottolineato dal presidente Sergio Mattarella per sconfiggere la barbarie. Il Teatro alla Scala ha sempre incarnato questo valore e ha sempre saputo trasmettere nei momenti più difficili della storia del nostro Paese un messaggio di fiducia e di speranza", conclude Cenati.