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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca Monforte / Piazzale Dateo

Parcheggi sotterranei: "Non bisogna pagare la Tarsu"

Il caso alla Cassazione tributaria per arretrati di Tarsu: ma un cittadino vince due ricorsi. La cosa coinvolge circa 20mila milanesi

Più di 20mila milanesi potrebbero avere pagato per anni una tassa non dovuta. Stiamo parlando di chi possiede un box sotterraneo inserito nel contesto del "piano parcheggi" e finora ha pagato la Tarsu, la tassa sui rifiuti urbani. Tutto nasce dal caso di un proprietario di un box di piazzale Dateo, che nel 2009 ha ricevuto avvisi di accertamento per quattro anni di Tarsu, dal 2005 al 2009.

Lui fa ricorso e vince in primo grado e in appello: come riferisce il "Corriere", ora attende il verdetto della cassazione tributaria. La sua versione (che ha convinto sia la commissione tributaria provinciale, nel 2010, sia quella regionale, nel 2012) è semplice: trattandosi di un box costruito su area pubblica che il comune ha dato in concessione ed essendo completamente scollegato dall'abitazione, si applica un comma che recita: "Non sono soggetti alla tassa i locali e le aree che non possono produrre rifiuti".

Il comune la pensa diversamente: un'altra parte della stessa legge, infatti, statuisce che la tassa sia dovuta per qualsiasi occupazione o detenzione di aree e locali, "a qualsiasi uso adibiti". Ora la parola passa dunque alla sezione tributaria della cassazione. Se il cittadino vincesse di nuovo il giudizio, sarebbe un precedente significativo per le casse del comune di Milano.

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