Tassista picchiato per il parcheggio rifiuta risarcimento da 5 mila euro
Secondo i legali non è una cifra congrua. Il giudice dà tempo fino a febbraio per cercare un accordo sull'entità
Prima ha riempito un tassista di pugni in faccia e morsi per una lite su un parcheggio in via Lepetit, poi - arrestato e messo ai domiciliari - ha offerto cinquemila euro di risarcimento alla vittima. Ma il risarcimento è stato rifiutato dal tassista, che si è costituito parte civile al processo. Secondo i difensori della vittima, si tratta di una somma non soddisfacente.
Nei prossimi giorni ci saranno quindi incontri tra gli avvocati che assistono il tassista e quelli che difendono l'aggressore, proprio per cercare di trovare un accordo sull'entità del risarcimento. Un passaggio chiesto esplicitamente dal giudice Carlo Cotta, nel rinviare il processo al 5 febbraio 2018.
L'aggressione per il parcheggio
Verso fine novembre, il 29enne culturista Antonio Bini, con precedenti, ha violentemente aggredito il tassista - un 49enne - per questioni legate ad un parcheggio. Tutto è stato ripreso da una telecamera di sorveglianza, si tratta di una scena di una violenza agghiacciante anche considerando il futile, futilissimo motivo da cui è stata generata.
Video - Pugni in faccia e morsi al tassista
Il tassista è stato soccorso al Niguarda dove i medici gli hanno ricucito l'orecchio e lo hanno dimesso con trenta giorni di prognosi. Per la vittima anche la frattura del naso e la lussazione di una clavicola.