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Cronaca

Taxi rifiuta corse brevi da Malpensa: accade ancora. Ed è un illecito

Non è bastata la sospensione della licenza per 30 giorni a un taxista e un servizio di Striscia la Notizia

Da Malpensa a Varese? Troppo vicino, o Milano o niente. E' successo di nuovo. Protagonista un taxista che ha rifiutato la corsa a una coppia di Varese atterrata da poco (lo racconta Malpensa24). E' bene specificare che si tratta di un illecito, nel senso che il taxista non può rifiutarsi di compiere una corsa. L'abitudine sembra non essere nuova: nel 2018 un autista di taxi si vide sospendere la licenza a tempo indeterminato perché, l'anno precedente, si era rifiutato di accompagnare due disabili nella vicina Cardano al Campo.

E Valerio Staffelli (Striscia la Notizia) documentò che la prassi di rifiutare corse per destinazioni vicine era abbastanza, troppo, diffusa. Il motivo? La corsa verso Milano è più redditizia (95 euro fisse), mentre destinazioni più brevi, ma che comunque fanno impiegare del tempo, vengono viste come uno spreco.

Una soluzione era stata tentata consentendo a un taxista appena tornato a Malpensa da una corsa breve (meno di mezz'ora) di rientrare in coda come quinto, ma sembra che i 30 minuti siano troppo pochi per dare una "garanzia" all'autista di turno, sono troppo facili da sforare. 

Sembra che la prassi sia quella di indirizzare i clienti verso l'area della stazione ferroviaria, dove sosterebbero i "taxi locali". Ma, ripetiamo, rifiutare una corsa non è possibile. Si rischiano da 30 a 90 giorni di sospensione della licenza (al taxista dell'episodio dei due disabili ne andarono 30, perché la commissione disciplinare accolse la difesa di non essersi accorto che si trattava, appunto, di disabili).

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