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Cronaca Duomo / Piazza della Scala

A Milano è sempre più emergenza migranti: ipotesi tendopoli, ma Beppe Sala smentisce

Il sindaco ammette: "Non è esclusa la possibilità che si usino tende per l'accoglienza. Il prefetto sta verificando la possibilità". Ma poi Beppe Sala fa (quasi) marcia indietro. Corrado (M5S): "Assoluta debolezza del governo rispetto a Milano"

La sicurezza che i centri “ufficiali” sono al collasso. La necessità di dover fare presto. E la paura che la situazione, nei prossimi giorni, possa peggiorare ulteriormente. 

Il sindaco di Milano, Beppe Sala, è conscio di dover trovare in maniera rapidissima una soluzione all’emergenza migranti che negli ultimi giorni si è ripresentata con più forza che mai in città. Per questo, per la prima volta in maniera ufficiale, il numero uno di palazzo Marino ha aperto alla possibilità che “si usino tende” per l’accoglienza. 

“Il prefetto Marangoni sta verificando - ha ammesso Sala martedì mattina -. Obiettivamente di spazi in tempi molto rapidi non ce ne sono”. E di tempo, dato che gli sbarchi continuano e dato che alle frontiere i migranti vengono rimandati indietro, ce n’è ancora meno. 

Non è ancora chiaro, ad ora, dove potrebbero essere sistemate le tende del comune, ma è certo - ha fatto sapere il primo cittadino - che “il prefetto farà la proposta nei prossimi giorni”, quando il “reflusso da Ventimiglia e Como” - dove le frontiere sono sbarrate - potrebbe “portare altri migranti a Milano”

"Oggi noi siamo a tremila e duecento migranti nella sola Milano”, ha chiarito Sala, che ha anche aggiunto che all’accoglienza parteciperanno anche due comuni della città metropolitana, uno dei quali sarà forse Peschiera, che ha già detto no alla "tendopoli". “Non possiamo fare granché altro", ha ammesso il sindaco il sindaco, secondo cui "è stato sufficiente che gli svizzeri dessero una stretta agli ingressi, che sono contingentati" per avere "questo reflusso su Milano"

“Quello che sta facendo Milano - ha sottolineato l’inquilino di palazzo Marin o- è l'unica cosa che si può fare: trovare spazi, a Milano e nella città metropolitana, per cercare di resistere a questa onda d'urto che c'è".

Lo stesso Sala, poi, si è soffermato sul campo base di Expo, che doveva accogliere un centinaio di migranti ma che al momento è bloccato "perché la società che lo gestisce ha chiesto tempo”. "Continua a non comprendere che non ci sono alternative - l’attacco di Sala contro Maroni -. Io continuo a pensare che da settembre dei migranti ci andranno". Così come, per Sala, i richiedenti asilo dovrebbero essere ospitati nelle ex caserme, che assicurano anche elevati standard di "sicurezza". 

Poco dopo l'apertura, arrivata in una conferenza stampa a Turro, lo stesso sindaco ha però corretto il tiro con un comunicato stampa. “La situazione dei migranti nella città è nel pieno controllo delle autorità competenti. In funzione di ulteriori esigenze si potranno aggiungere alcune tende per la prima accoglienza, che si aggiungeranno a quelle già sistemate all’interno dell’ex Centro di via Corelli e della caserma Mancini", ha specificato il primo cittadino.

"Non è prevista, dunque, alcuna tendopoli in altri luoghi della città. Preciso questo a beneficio dei campioni del comunicato stampa 'un tanto al chilo' - l'attacco del sindaco -, che vogliono descrivere una città allo sbando che non esiste. I problemi si affrontano e si risolvono con il buon senso e tanto lavoro”. 

"Non credo che le tende siano la soluzione. A prescindere dai motivi che spingono a Milano i migranti, la questione accoglienza non è una priorità da oggi. Ed è assurdo che una città come Milano che si trova a dover far fronte a 3300 migranti non trovi appoggio nè dalla regione nè dal governo", è il commento di Gianluca Corrado, capogruppo M5S a Palazzo Marino.

"Una situazione che mette in luce l'assoluta debolezza di Milano rispetto al governo. E pensare che sia Renzi sia i ministri in questi mesi non hanno elemosinato gli incontri milanesi con Sala: naturalmente tutti conclusisi con dichiarazioni di assoluta collaborazione tra le parti e sostegno alla città per le questioni importanti. E se non lo è questa, quale altra potrebbe esserlo? La risposta è semplice: si trattava solamente di proclami da campagna elettorale da parte degli esponenti Pd" - prosegue Corrado che non risparmia critiche neanche al governatore della regione Maroni -. Non capisco come si possa rimanere così fermi sulla posizione del 'no' ai siti Expo come luogo di accoglienza. Noi lo ripetiamo da tempo: è uno spazio accogliente ma allo stesso tempo non invasivo per i milanesi. Vista la situazione in cui ci troviamo, è sicuramente una soluzione - pur se chiaramente temporanea - da prendere in esame".

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