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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Rogoredo / Via Luigi Russolo

Due cugini aggrediti a coltellate e calci: gravissimi, fermati due fratelli

Il duplice tentato omicidio in un cantiere di via Russolo. In manette un 24enne e un 34enne

Uno lo avrebbero colpito con una lama al petto. L'altro, suo cugino, lo avrebbero massacrato di calci, tanto da provocargli delle lesioni interne. Tutto, sembrerebbe, per 2, 3mila euro per un vecchio lavoro mai pagato. La polizia ha fermato nella notte tra giovedì e venerdì i due uomini che giovedì mattina avrebbero quasi ammazzato due cugini egiziani di 21 e 24 anni. In manette, con l'accusa di tentato omicidio, sono finiti due loro connazionali di 24 e 34 anni, fratelli tra loro. 

La violenza era esplosa verso le 11.30 in un cantiere di via Luigi Russolo, a Santa Giulia, dove le due vittime stavano lavorando alla costruzione di un fast food. Pare, stando alle prime ricostruzioni degli investigatori, che i due feriti - tanto giovedì, quanto nei giorni precedenti - avessero chiesto ai due aggressori, loro ex colleghi, di saldare un debito di poche migliaia di euro per dei lavori che non sarebbero stati pagati. 

In un attimo, però, sarebbe scattata la furia dei due fratelli, che si sarebbero avventati contro i due operai. Il 21enne è stato centrato da due coltellate, una al cuore e una al polmone. Durante il trasporto al pronto soccorso del San Raffaele, il suo cuore si è fermato ma alla fine i medici sono riusciti a rianimarlo: il suo quadro clinico è molto delicato ed è ancora in prognosi riservata. E in condizioni gravissime è anche suo cugino: gli aggressori lo hanno colpito con una scarica di calci all'addome, che gli hanno causato lesioni agli organi interni provocate dalla rottura di alcune costole. 

Dopo il raid, i due fratelli - che pare fossero insieme ad almeno altre due persone - sarebbero fuggiti a bordo di un furgone, prima di presentarsi in serata a una caserma dei carabinieri dell'hinterland milanese. Da lì i due sono stati accompagnati in questura, dove sono stati a lungo ascoltati dalla squadra mobile, guidata da Marco Calì. Nella notte è stato emesso il fermo. Le indagini proseguono per accertare il movente del tentato omicidio - anche se la pista del debito appare più che fondata - e per verificare l'eventuale coinvolgimento di altre persone.  

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