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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Esplosione all'Unicredit: spunta la rivendicazione anarchica

L'attacco alla filiale dell'Unicredit di via Richard 7 a Milano è stato rivendicato da un gruppo anarchico attraverso un comunicato pubblicato su un sito

Potrebbe trattarsi di un atto eversivo di matrice anarchica l'incendio alla filiale UniCredit di via Richard 7 a Milano avvenuto il 21 dicembre scorso. Il condizionale è d'obbligo ma il fascicolo aperto in procura in seguito al fatto è finito nelle mani dell'antiterrorismo dopo a una rivendicazione pubblicata in rete.

Il 31 dicembre, infatti, è comparso un testo che sembra un'assunzione di responsabilità su un portale della galassia antagonista che, tra le altre cose, pubblica anche resoconti in forma anonima di azioni di disobbedienza e piccole rivolte. E gli inquirenti hanno ritenuto credibile il messaggio.

"Il fragore della rivolta ha infranto il silenzio di una gelida notte d’inverno - si legge nel documento -. La violenza anarchica si è scagliata contro Unicredit deflagrando nottetempo contro una delle sue filiali milanesi, nel quartiere Barona. Un ordigno esplosivo, posizionato sulla soglia dell’istituto, ha distrutto l’ingresso e gli sportelli bancomat adiacenti".

Nella loro nota gli anarchici hanno proseguito attaccando la società presieduta "dall'ex ministro dell'economia Padoan" che, sempre secondo l'ideologia degli estremisti "da anni finanzia l’esportazione di armi e sistemi militari. In un mondo in cui le banche hanno il potere di determinare l’andamento dei mercati e la vita delle persone, l’attacco diretto a tali strutture risulta essere una delle migliori armi di lotta".

L'esplosione all'Unicredit: cos'è successo

Tutto era accaduto nella notte tra lunedì e martedì 21 dicembre. Le fiamme, segnalate intorno alle 4 del mattino da alcuni residenti, erano state spente dai vigili del fuoco; successivamente erano intervenuti gli agenti della questura che avevano svolto i rilievi del caso.

Inizialmente sembrava un attacco ai bancomat finito male, ma le cassaforti erano rimaste intatte. Ingenti, invece, i danni alla struttura: le fiamme avevano devastato l'ingresso e il piano terra rendendoli inagibili. A più di un mese dal fatto, inoltre, la banca è operativa in via Bartolomeo d’Alviano.

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