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Cronaca Duomo / Piazza del Duomo

Terrorismo Islamico: progettavano azioni in Italia, due arresti

"Siamo nelle vostre strade. Siamo ovunque. Stiamo localizzando gli obiettivi, in attesa dell'ora X". Messaggi in italiano, arabo e francese, su dei foglietti tenuti in mano e, sullo sfondo, alcuni luoghi simbolo come il Colosseo, il Duomo o la stazione di Milano

Fin dalle prime ore del mattino di mercoledì, la polizia di stato di Milano ha eseguito a Brescia un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone accusate di associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell’ordine democratico.

Le indagini condotte dagli uomini della Digos e del Servizio Centrale polizia postale hanno permesso di accertare che gli indagati, sostenitori dell’organizzazione terroristica Isis svolgevano continuativa attività di istigazione pubblica in rete (VIDEO). 

Terrorismo: i Tweet di minacce contro Milano

L’attività investigativa della questura di Milano, coordinata dalla Direzione centrale polizia di prevenzione (Dcpp/Ucigos), avviata lo scorso aprile, ha riguardato in particolare un cittadino tunisino di 35 anni, Lassaad Briki, e un pakistano di 27 anni, Muhammad Waqas (i dialoghi tra i due: guerra urbana come con la Playstation)

Il primo aveva creato l’account twitter Islamic_State_in_Rom e, insieme al complice pakistano, progetta il compimento di azioni terroristiche nel territorio italiano attraverso la medesima piattaforma informatica. Messaggi minacciosi a firma Islamic State sullo sfondo di alcuni luoghi-simbolo italiani, a Roma e Milano. Parlavano di colpire la base militare di Ghedi, nel Bresciano, e di altri obiettivi in Italia. Volevano partire per la Siria per addestrarsi e combattere con l'Is, avevano scaricato dalla rete un manuale per i 'mujahidin occidentali'.

Il manuale per i 'mujahidin occidentali' dei due arrestati

Tuttavia, ha puntualizzato il procuratore aggiunto di Milano, Maurizio Romanelli, le indagini hanno scongiurato il rischio di un "passaggio all'azione". Nel senso che "non si è mai realizzata una situazione di pericolo su questi obiettivi".

"Siamo nelle vostre strade. Siamo ovunque. Stiamo localizzando gli obiettivi, in attesa dell'ora X". Questi alcuni dei messaggi, scritti a penna, in italiano, arabo e francese, su dei foglietti tenuti in mano e, sullo sfondo, alcuni luoghi simbolo come il Colosseo, il Duomo o la stazione di Milano. Immortalati anche mezzi della polizia di Stato e della polizia locale, fermate della metropolitana, tratti autostradali e bandiere dell'Expo.

I terroristi intercettati dalla polizia

Il tunisino avrebbe postato in rete una foto della spiaggia di Sousse in Tunisia dopo l'attentato. Il tunisino era tornato nel suo Paese per incontrare la sua famiglia per il Ramadan e dopo l'attentato si era recato su quella spiaggia. Tra gli altri suoi tweet: "Siamo già a Roma... manca poco nostri coltelli sono affilati e pronti per la macellazione". 

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