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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Otto anni a Guantanamo, poi Milano: scagionato presunto terrorista

Riad Nasri, tunisino, era stato consegnato all'Italia dagli Stati Uniti: condannato a 6 anni di reclusione, è stato assolto dalla corte d'Assise

Riad Nasri è un tunisino condannato a Milano a 6 anni di reclusione per terrorismo internazionale: da lunedì però è in libertà. I giudici lo hanno assolto dall'accusa di aver fatto tra il 1997 e il 2001 di una "cellula" terroristica legata al gruppo salafita per la predicazione e il combattimento. Avrebbe reclutato terroristi per l'organizzazione in tutta Europa.

Nasri ha passato 8 anni nella base militare di Guantanamo dove, secondo i suoi racconti, sarebbe stato torturato in vari modo, privato "di tutti i diritti più semplici e fondamentali". I militari lo avrebbero rinchiuso "in gabbie molto piccole e all'aperto", con "un materassino basso per dormire, una coperta, un secchio per i bisogni e uno per l'acqua da bere". Qui i militari gli avrebbero intimato di confessare di far parte di Al Qaida: "Venivamo picchiati per farcelo ammettere, se non parlavo ci accusavano di abusi sessuali su donne e su uomini".

Il tunisino, in base a un accordo con gli Usa del 2009, era stato consegnato all'Italia. La Corte d'Assise lo ha scagionato, dopo oltre 2 anni di carcere a Benevento e gli otto di Guantanamo. Anche un altro presunto terrorista, Tlili Lazar, doveva rispondere delle stesse accuse: ha collaborato con gli inquirenti e la sua condanna ammonta ora a 8 mesi.

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