Biotestamento, "non c'è nessuna fretta". La maggioranza rallenta
Verrà fatta "una delibera ad hoc". Si cerca di scrivere un testo che non scontenti l'area cattolica anche della maggioranza. Spariscono i riferimenti al caso Welby
Tutto rimandato o quasi. La maggioranza di Palazzo Marino si prende una "pausa di riflessione" sulla questione del testamento biologico (nel Piano di zona) e prende tempo per limare un testo che, negli intenti, "metterà d'accordo centrodestra e centrosinistra". Il tutto sarà vagliato da una delibera che passerà in Aula, come riporta il Corsera.
Troppi mugugni, infatti, stanno nascendo anche nella stessa maggioranza attorno a una questione "non prettamente amministrativa". E' chiaro Carlo Masseroli, capogruppo Pdl: "Non capiamo per quale motivo - ha detto - si debba perdere tempo per cercare di mettere insieme la maggioranza su una questione che non è di competenza del consiglio comunale nè tantomeno della giunta".
Carmela Rozza (Pd) sottolinea che si arriverà "a un buon compromesso". Non si farà più riferimento al caso Welby, ma ci sarà un "richiamo all'articolo 32 della Costituzione": "Diritto di ognuno di scegliere le proprie cure". Nemmeno sfiorata, quindi, la parola "eutanasia".