Testamento Caprotti, così sarà diviso l’impero Esselunga (che adesso non è più in vendita)
Il patron di Esselunga lascia l'azienda nelle mani di moglie e figlia. Stop alla vendita
Il Dottor Caprotti - ha spiegato in una nota il notaio custode del testamento - ha lasciato il controllo di Supermarkets italiani alla moglie Giuliana Albera e alla figlia Marina, che dispongono ora del 66,7% della società con, evidentemente, un potere decisionale altissimo.
A Giuseppe e Violetta, figli del primo matrimonio e con i quali in passato c'erano stati diversi momenti di rottura, Caprotti ha lasciato - come imposto dalle leggi sull’eredità - il 16,6% ciascuno.
Divisione simile anche per Villata partecipazioni, la holding che gestisce l’ingente patrimonio immobiliare di Esselunga. Il 55% circa delle azioni della holding immobiliare del gruppo è stato donato alla seconda moglie Giuliana Albera e alla figlia minore Marina Sylvia. Ai due figli di primo matrimonio, Giuseppe e Violetta è stato lasciato il 22,5% a testa.
IL “REGALO” DI BERNARDO CAPROTTI ALLA STORICA SEGRETARIA