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Cronaca

Viaggi ai Caraibi come "copertura". Arrestato, gestiva il traffico di cocaina per Milano

Preso un bulgaro considerato "pezzo grosso" di un'organizzazione di trafficanti

Organizzava il traffico di cocaina tramite "ovulatori" dal Venezuela all'Italia e, probabilmente, era ancora impegnato in affari loschi durante la latitanza ad Amsterdam. Ma è stato arrestato dalla polizia olandese su indagini della "Catturandi" dei carabinieri di Milano, capitanata da Marco Prosperi. Il traffico risale ai primi mesi del 2006 e l'operazione ("Magna Charta") è stata condotta, all'epoca, dai carabinieri di Torino.

L'uomo, il quarantenne bulgaro Ognyan Zarkov Borisov, detto Tocko o Mihail, era il braccio destro del capo della banda, anche lui bulgaro. Il suo compito era quello di reclutare coloro che - dalla Bulgaria - avrebbero effettuato il trasporto di droga ingerendo gli ovuli. Per farlo, aveva messo in piedi un'agenzia viaggi specializzata nel Venezuela e, precisamente, Isla Margarita, paradiso dei Caraibi. I bulgari che viaggiavano con lui attraverso voli charter, una volta a Margarita, venivano contattati da referenti venezuelani dell'organizzazione che offrivano loro cica duemila euro a testa per portare gli ovuli di cocaina a Milano, via Amsterdam.

L'organizzazione (che si autodefiniva "brigata") riusciva a portare dai dieci ai quindici chili di cocaina per ogni viaggio, pagando fino a 19 mila euro il gruppo di "ovulatori", che dovevano assolutamente fare finta di non conoscersi durante il volo. Pesantissima la pena per chi trasgrediva: uno di questi è stato trovato morto con un colpo d'arma da fuoco alla testa.

Gli ovuli di cocaina venivano ingeriti a stomaco vuoto insieme a pastiglie anti dissenteria, utilizzando uno spray anestetizzante per facilitare la deglutizione. Il singolo "ovulatore" trasportava fino a un chilo e mezzo di droga in questo modo.

A Malpensa, ad aspettare i trasportatori c'era Borisov, che li smistava in un appartamento di via Anzani 1 (zona XXII Marzo) e - con documenti falsi - al Motel King di Varedo (Monza-Brianza), il cui gestore era ovviamente all'oscuro di tutto.

Condannato in via definitiva nel 2016 a tredici anni e sei mesi di reclusione, Borisov negli ultimi tempi era stato segnalato ad Amsterdam, dove è stato individuato dalla polizia olandese nella giornata del 29 maggio in strada, mentre camminava. Gli agenti hanno notato l'estrema somiglianza con la fotografia diffusa dalle forze dell'ordine italiane e l'uomo ha esibito documenti palesemente falsi. Che non hanno ingannato gli uomini della polizia olandese.

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