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Cronaca

Sui social le scorribande dei trapper milanesi in vacanza (a rischio denuncia anche i fans)

Nei guai tre trapper milanesi in vacanza ad Otranto. E rischiano una denuncia anche i fans

Traditi dai social. Quegli stessi social che li hanno fatti diventare famosi. Tre trapper milanesi - V.A., 20 anni e noto come "fuoripericash", V.M., 21enne di Sesto il cui nome d'arte è "Diablobaby666" e D.N., "Digiosantana9", anche lui 21 anni - sono stati denunciati dalla polizia del commissariato di Otranto con le accuse di disturbo della quiete pubblica e imbrattamento dopo aver "regalato" alla città salentina notti folli. 

I tre - identificati al termine dell'indagine "Not traceable", non tracciabile - sono infatti ritenuti responsabili di una serie di atti vandalici avvenuti nei giorni scorsi a Otranto, dove i trapper erano andati in vacanza subito dopo Ferragosto. "La vacanza mordi e fuggi dei tre milanesi - mettono nero su bianco i poliziotti pugliesi - era tutto un continuo di eccessi comportamentali e, probabilmente, anche alcoolici, ripresi ininterrottamente e condivisi tranquillamente su Instagram e su altri social, in molteplici video, nella certezza di non essere identificabili".

I 20enni, infatti, avevano scommesso sul loro nome d'arte come forma di garanzia per l'anonimato e così avevano continuato a postare clip in cui imbrattavano i muri della città, andavano in giro a fare bravate e rubavano - anche se in realtà non c'era stato nessun furto - un mezzo della nettezza urbana. I trapper, però, non avevano fatto i conti con l'intuito dei poliziotti, che si sono finti loro follower su Instagram riuscendo ad accedere a tutti i contenuti pubblicati. 

Così gli agenti hanno scoperto sui profili di Fuoripericash e di Diablobaby666 un video girato pochi giorni prima a Milano Marittima in cui i tre giovani, dopo aver dato "spettacolo" in una pizzeria, si spogliavano e facevano il bagno in una fontana pubblica, prima di essere bloccati dalla polizia municipale. Ai poliziotti è quindi bastato chiedere alla locale i nomi dei due per arrivare alla loro reale identità. A quel punto gli investigatori hanno scoperto che V.A. e V.M. erano stati fermati e controllati anche a Otranto mentre si trovavano in compagnia di un terzo giovane, che è risultato essere proprio D.N., "Digiosantana9". 

Alla fine i tre sono stati identificati e denunciati proprio grazie ai video che loro stessi avevano condiviso sui profili Instagram per aumentare i follower e la loro fama. I prossimi a finire nei guai potrebbero essere i tanti fans che hanno seguito i trapper nelle loro scorribande: anche loro rischiano una denuncia per disturbo della quiete pubblica. 
 

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