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Lunedì, 25 Settembre 2023
Cronaca

"Mamma per favore pagate", ma il truffatore (coi soldi in tasca) trova i poliziotti sotto casa

In manette un 30enne, arrestato dalla polizia. Così aveva truffato due anziani

Hanno convinto le loro vittime che a chiedere aiuto fosse proprio la figlia. Sono riusciti a far credere loro che dall'altro lato della cornetta ci fossero un avvocato prima e la polizia poi. Ma alla fine a sventare la truffa sono stati proprio i poliziotti, quelli veri. Un uomo di 30 anni - Cataldo Accurso, di origini napoletane, già finito in manette nel 2019 per armi - è stato arrestato mercoledì pomeriggio a Milano con l'accusa di truffa aggravata dopo aver "sfilato" 3mila euro in contanti a moglie e marito, due anziani di 85 e 90 anni. 

A bloccarlo sono stati gli agenti della VI sezione della squadra mobile, guidati da Marco Calì e Michele Scarola, che nel pomeriggio passando in zona Vigentino hanno notato il 30enne mentre con fare sospetto continuava ad avvicinarsi al citofono di un palazzo senza mai entrare. I poliziotti lo hanno così tenuto d'occhio e quando finalmente è salito nel condominio ed è poi uscito lo hanno fermato. Messo alle strette, l'uomo ha confessato di aver appena rubato 3mila euro alla coppia, con la più classica delle truffe agli anziani. 

Gli investigatori hanno quindi rintracciato l'85enne e il 90enne e li hanno accompagnati in questura per la denuncia. Lì la pensionata ha raccontato di aver ricevuto, verso le 12.30, una chiamata sul telefono di casa da un presunto avvocato che le ha detto che la figlia rischiava l'arresto dopo aver investito una donna e che per evitare il carcere servivano 6.200 euro. Quando la vittima ha chiesto di parlare con la figlia, la voce maschile al telefono è stata sostituita da quella di una ragazza che ha detto "mamma non posso parlare, per favore pagate" prima di ripassare la linea al complice. 

L'anziana ha quindi dato la cornetta al marito, a cui il sedicente avvocato ha spiegato tutto nuovamente accordandosi poi per il ritiro di 3mila euro, gli unici soldi che la coppia aveva in casa. Il 90enne, temendo di essere raggirato, ha detto che avrebbe chiamato la polizia e ha composto il 112, senza accorgersi però che i truffatori non avevano chiuso la telefonata, riuscendo così a "rispondere" alla sua chiamata e a dirgli "sappiamo già tutto, pagate".

E per essere certi di andare a colpo sicuro - secondo la denuncia delle vittime - gli stessi truffatori hanno anche impegnato i cellulari di moglie e marito, continuando a contattarli anche lì. Alle 14.30, puntuale, il sedicente figlio del falso legale si è quindi presentato sotto casa degli anziani, da dove è poi uscito con i 3mila euro. Proprio i soldi che i poliziotti gli hanno trovato addosso. Per lui sono scattate le manette in flagranza di reato, mentre i complici - che verosimilmente chiamavano da Napoli - non sono stati identificati.
 

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