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Cronaca

Truffa dei diamanti a prezzi gonfiati, maxi sequestro di 34 milioni di euro

Continuano le operazioni riguardanti l'inchiesta della vendita di diamanti a prezzi esorbitanti: nel tranello erano caduti anche diversi vip

Nella maxi truffa dei diamanti era finito anche Vasco Rossi. Il popolare cantautore, che avrebbe perso circa 2,5 milioni di euro, era solo uno dei vari vip diventati vittime di un raggiro milionario, insieme a Federica Panicucci, Diana Bracco e altri ancora. A tutti costoro, e a migliaia di piccoli risparmiatori, erano stati venduti diamanti a prezzi gonfiati rispetto al valore reale, con la complicità di alcune banche.

L'inchiesta, denominata "Crazy Diamond" e coordinata dal sostituto procuratore Grazia Colacicco, era esplosa nel mese di febbraio del 2019 con il sequestro di beni per oltre 700 milioni di euro, mentre a ottobre era stato notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari per 87 persone e 7 società, tra cui cinque noti istituti di credito: Banco Bpm, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mps e Banca Aletti.

Ora è avvenuto, ad opera della guardia di finanza milanese, il sequestro di altri 34 milioni di euro in quote societarie e attività finanziarie nei confronti di una holding finanziaria (la Magifin) e di una società di distribuzione dei diamanti (la Dpi). Le persone coinvolte nell'inchiesta rispondono di truffa aggravata, auto-riciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza e corruzione tra privati.

Diamanti a prezzi gonfiati

Attraverso i canali bancari, le società promuovevano e vendevano diamanti a prezzi notevolmente superiori rispetto all'effettivo valore, prospettando ai clienti rendimenti che in realtà un esperto avrebbe capito essere improbabili, ed applicando provvigioni molto elevate. Uno dei principali indagati dell'inchiesta è risultato, secondo le indagini più recenti, il reale titolare della holding, formalmente intestata ai familiari, per ostacolare l'identificazione della provenienza dei proventi della truffa.

Nel mese di maggio del 2019, Claudio Giacobazzi, 65enne amministratore delegato di Intermarket Diamond Business, un'altra società coinvolta, era stato trovato morto in una stanza d'albergo. Gli inquirenti avevano ipotizzato un estremo gesto.

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