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L'indagine

Truffe in ambito sanitario per un milione: blitz della finanza

Diverse perquisizioni ed acquisizioni documentali in Lombardia, Emilia-Romagna e Piemonte

Associazione per delinquere, truffa e corruzione tra privati. Sono le ipotesi di reato al vaglio di un'inchiesta della Procura di Milano che ha portato la guardia di finanza a eseguire mercoledì "numerose perquisizioni ed acquisizioni documentali" in Lombardia, Emilia-Romagna e Piemonte nei confronti di persone fisiche e giuridiche.

Le indagini, riferisce una nota firmata dal procuratore facente funzione Riccardo Targetti, vertono su una presunta truffa del valore di un miliardo basata su prodotti obbligazionari e nello specifico su "crediti sanitari vantati nei confronti di Aziende sanitarie locali calabresi, campane e laziali".

Tra le criticità emerse durante gli accertamenti, la cessione di tali crediti da parte di società "che presentano indici di pericolosità fiscale o economico-finanziaria" e cessioni relative "prevalentemente a prestazioni sanitarie rese 'extra budget' e quindi eccedenti i limiti di spesa imposti alle Aziende sanitarie".

Le fiamme gialle contestano inoltre "plurimi processi di 'ricartolarizzazione' dei crediti allo scopo di garantire, nei vari passaggi, laute commissioni agli operatori economici intervenuti, soprattutto in favore di società italiane ed estere riferibili agli indagati", che avrebbero svolto funzioni di intermediari. Le obbligazioni, riferisce la Procura di Milano, sarebbero inoltre collocate "presso una vasta platea di investitori istituzionali".

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