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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Bareggio

Truffano anziano con il trucco dello specchietto, ma i carabinieri li arrestano

Merito della segnalazione dell'impiegato dell'ufficio postale a cui l'80enne si era rivolto per ritirare il denaro

Una truffa ad un 80enne è stata sventata a Bareggio, il 28 novembre, grazie alla prontezza di riflessi di un impiegato dell'ufficio postale che si è insospettito di fronte alla richiesta dell'anziano di prelevare 1.400 euro, una somma superiore alla sua pensione mensile, e ha chiamato i carabinieri.

Truffa ad anziano, due arresti (foto Carabinieri)

L'80enne, poco prima, a Cesano Boscone nella zona della Sacra Famiglia era stato fermato (mentre era alla guida della sua Seicento) da alcune persone a bordo di un'Alfa Mito, secondo i quali le due vetture si erano "toccate" incrociandosi in marcia. I truffatori (due uomini, tra loro cugini, oltre alla compagna di uno dei due) avevano convinto l'anziano a risolvere la cosa con la consegna - appunto - di 1.400 euro, per evitare trafile burocratiche e giudiziarie lunghe e dispendiose. Erano dunque andati tutti insieme a Bareggio per la consegna del denaro.

I carabinieri, arrivati sul posto con due "gazzelle" delle stazioni di Bareggio e Sedriano e con il radiomobile della compagnia di Abbiategrasso, sono entrati nell'ufficio postale e, parlando con l'80enne, hanno capito di trovarsi di fronte ad un tentativo di truffa. Rassicurato l'anziano lo hanno invitato a consegnare i soldi ai truffatori, che aspettavano all'esterno a bordo della Mito, e non appena è avvenuto il passaggio di denaro sono intervenuti.

I due uomini - Giuliano e Orlando Bevilacqua, tra loro cugini, di 30 e 21 anni - sono finiti in manette. Non così la compagna 23enne del più giovane, che aveva la figlia di due anni. Lei è stata soltanto indagata. L'accusa, per tutti, è di truffa aggravata. I due cugini hanno alcuni precedenti. I malviventi sono tutti italiani.

Ingegnosa la tecnica: lo specchietto retrovisore della Mito era già "segnato" (e a bordo dell'auto sono state trovate delle calotte, necessarie per sostituire quelle rigate in modo da non destare sospetti), mentre i malviventi avevano a disposizione pezzi di cera che, riscaldata, può essere utilizzata per rigare le fiancate delle vetture e rendere credibile la messinscena. Infine, sempre a bordo dell'auto i carabinieri hanno trovato alcuni bulloni, che servivano a simulare il "botto" dello scontro o dell'urto.

VIDEO: L'ARRESTO DEI TRUFFATORI

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