Il ragazzo milanese che ha truffato migliaia di euro su Subito.it (ma con conti intestati a lui)
In manette un 23enne, accusato di 23 truffe. Così si è tradito da solo con i suoi documenti
Con le sue vittime, tante, era riuscito a restare invisibile, quasi un fantasma. Ma con i carabinieri che gli davano la caccia ha commesso un errore gravissimo, forse di superbia. E alla fine, seguendo i soldi, quegli stessi carabinieri sono arrivati a lui, incastrandolo.
Un ragazzo di 23 anni, un giovane italiano senza precedenti alle spalle, è stato arrestato martedì mattina dai militari del nucleo investigativo di Milano per il reato di truffa aggravata perché accusato di 23 raggiri messi a segno tra il 2018 e il 2019 sul portale "Subito.it". Stando a quanto ricostruito dagli investigatori, e certificato dall'ordinanza firmata dal Gip su richiesta dei pm Eugenio Fusco e Paola Pirotta, il ragazzo avrebbe truffato 23 persone portando a casa circa 10mila euro.
Il modus operandi del 23enne era sempre lo stesso: pubblicava su Subito.it annunci per l'affitto di case vacanze tra Bormio, Alagna, Pinzolo, Madesimo, Alassio e Riccione fingendosi il proprietario di quegli appartamenti. Dopo il contatto con le vittime - che avveniva su cellulari intestati a un prestanome o su email false - il truffatore inviava presunte foto delle abitazioni e alla fine intascava una caparra per poi sparire nel nulla. A volte, nei periodi meno turistici, il ragazzo metteva in vendita anche elettrodomestici, come quando ha finto di offrire un Bimby per 620 euro.
I carabinieri, dopo aver raccolto le denunce, hanno iniziato a indagare e sono risaliti ad alcuni contatti comuni a tutti i numeri di cellulari indicati dalle vittime. Da lì gli investigatori sono arrivati alle celle agganciate da quelle sim e hanno scoperto che corrispondevano a quelle dei comuni vicini al domicilio dell'arrestato, formalmente residente in provincia di Bergamo. La prova regina è arrivata quando i militari hanno scoperto i 5 conti correnti sui quali erano confluiti i soldi truffati e che - incredibilmente - erano tutti intestati personalmente al 23enne.
A marzo e maggio 2019, per cancellare ogni dubbio, i carabinieri hanno convocato il giovane per alcune delle truffe e il ragazzo si è presentato in caserma identificandosi con gli stessi documenti utilizzati per aprire proprio quei 5 conti correnti, che - chiaramente - venivano utilizzati soltanto per far pagare le vittime e poi immediatamente svuotati con giroconti o prelievi agli sportelli bancomat.
A quel punto, i militari hanno avuto la certezza che la caccia all'uomo era andata a segno e hanno chiesto alla procura l'ordinanza di custodia cautelare. Il 23enne, che ha continuato a compiere truffe anche dopo le due "convocazioni" dei carabinieri, ha cercato in ogni modo di sfuggire all'arresto, ma martedì è stato rintracciato a Mesero, nel Milanese, e arrestato. Per lui si sono aperte le porte del carcere di San Vittore.