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Cronaca

Estate a Milano: "boom" di turisti. E i milanesi tornano a partire

Aumentano i flussi turistici dall'estero e aumentano (rispetto al 2012) i milanesi che partono: ma per soggiorni davvero brevi

Più turisti del solito, a Milano, nell'estate 2013: è palese anche a colpo d'occhio. Di giorno e di sera, piazza del Duomo è stata frequentatissima per tutto il mese di luglio. E in agosto, almeno nei primi giorni, non è stata "da meno". Le strade completamente deserte non si vedono, almeno in centro. Una Milano simile alle capitali europee e lontana dal "mantra" delle serrande chiuse e dei milanesi tutti in vacanza. Anche se Simonpaolo Buongiardino, della Confcommercio, placa gli entusiasmi e fa notare che, rispetto alla media delle capitali d'Europa, il 30% di negozi aperti è ancora troppo poco.

Ma sembra comunque trasformarsi il turismo, che a Milano è (o era) legato quasi esclusivamente a moda e affari. Nel 2006 i turisti erano quasi 175mila, nel 2012 quasi 300mila e, nel 2013, aumenteranno ancora. Lo dicono gli albergatori, che sottolineano l'incremento delle provenienze da Paesi nuovi, come la Francia o il Brasile, e il calo dalla Russia e dai paesi arabi.

Ma c'è un risvolto della medaglia: i turisti aumentano ma spendono di meno. Si fermano due o tre notti, risparmiano su servizi aggiuntivi come il frigobar. Anche i negozianti se ne sono accorti. E chiedono più iniziative culturali per invogliare le persone a fermarsi a Milano e, attratte dagli eventi, a spendere nell'indotto.

E i milanesi? Stando alle cifre della camera di commercio di Monza, sembra che siano partite (o stiano per farlo) più persone rispetto al 2012. Lo scorso anno il 40% rinunciò alle vacanze fuori città, quest'anno la cifra si attesterebbe sul 27%. Si parte, dunque, ma per soggiorni più brevi rispetto a molti anni fa.

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