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Cronaca Rho / Via Madonna

"Mangio gli escrementi delle donne e sono felice": è geometra di Rho?

"Cerco tutto il gusto della donna e credo che esso si possa apprezzare appieno solo nei suoi escrementi". L'"allucinante" storia del coprofago su "Settegiorni" in edicola

"Mangio escrementi delle donne e sono felice". È la "bislacca" storia che un geometra di Rho ha confessato al settimanale locale dell'Altomilanese "Settegiorni", in edicola venerdì 9 novembre. Il protagonista della vicenda sarebbe un geometra nato e vissuto a Rho, sposato da vent'anni con la sua compagna, dalla quale non ha avuto figli. Una persona 'normale', con una strana passione per la coprofagia. Non è dato sapere se la storia sia vera o falsa; il quotidiano dell'Altomilanese ne dedica ampio spazio. 

A chi gli chiede perché mangia escrementi, il coprofago risponde: "Cerco tutto il gusto della donna e credo che esso si possa apprezzare in pieno solo nei suoi escrementi. Essi, infatti, hanno attraversato tutto il suo corpo, sono andati dalla bocca e usciti dall'ano. Hanno un inizio e una fine"

La prima volta che il geometra rhodense ha assaggiato gli escrementi di una donna risale a diciannove anni fa: "Ero al ristorante in occasione della comunione di un nipote — racconta —. Ero andato al bagno e lo avevo trovato occupato. Dopo qualche minuto è uscita una donna bionda sui 40 anni, molto bella ed elegante. Sono entrato e mi sono accorto che la signora non aveva scaricato lo sciacquone dopo avere defecato — continua il coprofago —. Lo sciacquone non funzionava e ho capito lo sguardo imbarazzato della signora quando mi aveva incrociato. Ammetto che ci ho pensato per qualche secondo, ma poi ho gustato quel succulento banchetto, raccogliendo il più possibile con le mani. Era calda, compatta e fruttata. Sono uscito e mi sono lavato la bocca e le mani e ho fatto finta di niente".

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