
Indaga la polizia
Milano: uomo morto in metrò, fermati tre ragazzi romeni
I tre romeni individuati dopo la morte dell'uomo in metropolitana, a Milano, sentiti a lungo, avrebbero detto di non sapere perché ce l'avesse con loro
I tre romeni individuati dopo la morte dell'uomo in metropolitana, a Milano, sentiti a lungo, avrebbero detto di non sapere perché ce l'avesse con loro. Un'affermazione sulla quale gli agenti hanno qualche perplessità, ma dopo un'attenta visione dei filmati è certo che i quattro (uno è ancora da sentire) non hanno mai avuto alcun contatto con l'altro passeggero.
Insomma, non solo non si è verificata alcuna aggressione, ma i romeni non hanno mai cercato di mettergli le mani nelle tasche o altrove. Almeno in quei frangenti. Qualcosa potrebbe essere avvenuto prima, però, dato che i due agenti della Polmetro che hanno inseguito i quattro e soccorso l'uomo (poi deceduto prima di arrivare in ospedale) erano scesi alla fermata di De Angeli proprio perché erano stati segnalati più volte dei borseggi.
E in questo senso, forse, che andrebbe rivista la frase urlata dall'uomo prima di accasciarsi che verosimilmente potrebbe essere stata "smettete di mettere le mani nelle tasche (della gente, Ndr)". Il 65enne probabilmente era convinto che i tre 'adocchiassero' i passeggeri ma nulla, al momento, può confermarlo.