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Cronaca

Lombardia, sì all’obbligo di vaccinazione: bimbi iscritti agli asili soltanto se vaccinati

La regione Lombardia ha approvato la mozione di Lombardia Popolare. Cosa cambia

Vaccini obbligatori per i bambini negli asili, pubblici e privati, lombardi. Lo ha deciso martedì, dopo una giornata lunghissima, in consiglio regionale lombardo, che ha approvato una mozione di Lombardia Popolare con trentaquattro sì - Pd, Forza Italia, Lombardia Popolare, Patto Civico, Fratelli d’Italia -, nove no - Movimento 5 stelle e Sel -, sette astenuti - una parte della lista Maroni - e nove non partecipanti al voto, tutti della Lega. 

Quindi, dopo l’ok del consiglio, la giunta dovrà introdurre - si legge nella mozione - “come requisito d'accesso ai servizi sociali per la prima infanzia, pubblici e privati, l'avere assolto gli obblighi vaccinali prescritti dalla normativa vigente”. In pratica: i genitori dei piccoli alunni dovranno presentare al momento dell’iscrizione anche i certificati delle vaccinazioni contro - queste le malattie scelte - tetano, difterite, epatite B e poliomelite.  

Il sì del consiglio, però, non è stato affatto unanime e il via libera è arrivato soltanto alla fine di una discussione tesa e lunga. 

“Credo che in questo momento l’obbligo vaccinale per l’iscrizione ai nidi possa rappresentare più un elemento di discriminazione dei bambini che un incentivo a vaccinarli - il commento della consigliera di Sel, che ha detto no, Chiara Cremonesi -. Siccome stiamo parlando di un presidio medico fondamentale, occorre piuttosto intervenire con sforzi maggiori di tipo informativo e con un ruolo più incisivo dei medici, per contrastare le false notizie e le tesi antiscientifiche ricreando quel clima di fiducia che oggi purtroppo risulta spesso compromesso”.

Molto simile il parere della Lega Nord. “Non siamo contro le vaccinazioni - la spiegazione della consigliere del Carroccio, Silvana Saita -, ma siamo del parere che su questo tema si sarebbe dovuto intervenire con una legge regionale e non con una semplice mozione”. 

Parla di “coercizione” il Movimento 5 stelle. "Non siamo stati, non siamo e non saremo mai contrari alle vaccinazioni obbligatorie né abbiamo mai contestato la loro utilità. Siamo contrari - il j’accuse del consigliere Dario Violi - alla coercizione dei cittadini. I genitori devono essere informati e convinti alla vaccinazione dei figli come scelta consapevole e non, come vorrebbe la Regione Lombardia, costretti a vaccinare i loro figli. Questa mozione non farà altro che aumentare la confusione su di un tema delicatissimo”.

Soddisfazione, invece, da parte di Fratelli d’Italia. “Siamo favorevoli che si rendano obbligatorie le vaccinazioni oggi solo consigliate per i bambini iscritti alle materne, pena la loro non iscrizione, seguendo l'orientamento che ormai hanno quasi tutte le regioni italiane - ha sottolineato il capogruppo Riccardo De Corato -. Ci rammarica non aver registrato il voto favorevole alla mozione da parte della Lega che sui vaccini ai migranti e i controlli sanitari è stata sempre in prima fila”.

Soddisfazione anche nelle fila del Pd. “La guerra antivaccini di alcune forze politiche, sopra a tutti il Movimento 5 stelle, è irresponsabile e antiscientifica e non ci stancheremo di combatterla. Sorprende - ha spiegato Marco Carra - anche l’atteggiamento della Lega e dell’assessore Gallera. È un bene che la mozione sia stata approvata”. 

Lo stesso Gallera, infatti, è rimasto abbastanza freddo, chiarendo che "la giunta attuerà le indicazioni del Consiglio”, ma evidenziando che "proseguirà le azioni di formazione e informazione". 

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