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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Vaccini anti-influenzali: si potranno fare anche al museo

L'iniziativa del Museo della Scienza e Tecnologia insieme all'Ospedale San Giuseppe

Un’istituzione culturale e una struttura sanitaria uniscono le forze, per rispondere alle esigenze di salute dei cittadini milanesi, in un momento reso critico dall'emergenza Coronavirus. È l’inedita partnership siglata tra il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci e l’Ospedale San Giuseppe del Gruppo MultiMedica.

Da martedì 3 novembre a giovedì 10 dicembre, la Sala Biancamano del Museo (ingresso da via Olona 6/bis) si trasformerà in un "luogo di prevenzione", dove la popolazione maggiorenne potrà recarsi per effettuare il vaccino contro l’influenza, su prenotazione (da effettuarsi al call center MultiMedica 02/99961999). L’Ospedale San Giuseppe allestirà in sala quattro postazioni, presidiate da personale medico-sanitario dedicato, per consentire anche alle categorie non coperte dalla campagna vaccinale gratuita offerta da Regione Lombardia di sottoporsi, se interessate, alla profilassi antinfluenzale.

Il presidio temporaneo sarà strutturato per somministrare almeno 600 dosi al giorno del vaccino quadrivalente, nel pieno rispetto del distanziamento sociale grazie all’ampio spazio a disposizione. La vaccinazione è uno strumento efficace per prevenire l'influenza stagionale e, mai come nel 2020, è di fondamentale importanza per poter effettuare una diagnosi differenziale, individuando più facilmente i pazienti con infezione da Sars Cov-2. Inoltre, un soggetto già indebolito dall’influenza potrebbe rischiare conseguenze più serie, qualora contraesse successivamente il Covid-19.

"Vaccinarsi contro l’influenza stagionale quest’anno assume una particolare valenza, non tanto perché il vaccino svolga un’azione protettiva verso il virus Sars-Cov-2 ma perché, soprattutto nella fase iniziale, è difficile distinguere i sintomi influenzali da quelli da Covid-19”, spiega Sergio Harari, direttore dell’unità di Pneumologia del Gruppo MultiMedica e professore di Medicina Interna all’Università di Milano: "Ciò determinerebbe una situazione di grande confusione, sia per i pazienti e per chi è entrato in contatto con loro – con l’obbligo di sottoporsi al tampone e rimanere in quarantena fino al suo esito – sia per il Servizio sanitario nazionale, che si ritroverebbe a dover gestire un altissimo numero di casi sospetti di infezione da Sars-Cov-2, anche in presenza di sintomi banali. Per questi motivi, a fronte dell’emergenza pandemica attuale, la vaccinazione antinfluenzale è suggerita per tutti, non solo agli over 60 e alle categorie a rischio".

Due mondi, cultura e salute, apparentemente lontani ma in realtà estremamente legati: un ospedale che entra in un museo e un museo che si trasforma in ospedale. "L’alleanza tra il Museo e l’Ospedale San Giuseppe per la somministrazione del vaccino antinfluenzale avviene in un’ottica di solidarietà sociale e rappresenta un patto di comunità con il territorio e i suoi cittadini", dichiara Fiorenzo Galli, direttore generale del Museo: "In questi mesi di emergenza sanitaria, più che mai, ritengo sia doveroso offrire il nostro supporto alle realtà vicine come è avvenuto nel caso dell’Istituto Comprensivo Cavalieri con il progetto educativo Il Museo dietro l’Angolo. La prossimità tra il Museo e l’Ospedale genera facilità operativa e l’ampiezza degli spazi del padiglione Aeronavale consente di allestire un presidio sanitario temporaneo in totale sicurezza e nel rispetto delle disposizioni per contrastare la diffusione del Covid-19"

"Una nota suggestiva - conclude Galli - è rappresentata dalla sala che mettiamo a disposizione, un tempo salone delle feste del transatlantico Conte Biancamano, che già una volta in passato fu destinata ad altro. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, infatti, la nave, costruita per trasportare oltre 2.000 passeggeri, fu utilizzata per il trasporto truppe e come ospedale militare; dopo il conflitto venne completamente riammodernata, tornando a navigare col nome originario e così è arrivata a noi".

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