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Martedì, 3 Ottobre 2023
Cronaca

Vallanzasca resterà in carcere: negata la semilibertà

La decisione del tribunale di sorveglianza

Renato Vallanzasca non può uscire dal carcere di Bollate. I giudici del Tribunale di sorveglianza hanno infatti respinto la richiesta di semilibertà e quella di liberazione condizionale presentate dalla difesa dell'ex re della mala milanese, nonostante la relazione favorevole redatta dagli operatori stessi del carcere, mentre il procuratore generale si era espresso contro la liberazione di Vallanzasca.

L'istanza di semilibertà è stata dichiarata inammissibile, mentre quella di liberazione condizionale è stata respinta. La differenza tra le due è che, in semilibertà, il detenuto passa la notte in carcere, in libertà condizionale è libero ma con alcune limitazioni come, per esempio, l'obbligo di dimora o l'obbligo di lavoro.

Era in semilibertà da qualche mese quando, nel 2014, Vallanzasca fu arrestato per una rapina all'interno di un supermercato milanese di attrezzi da giardinaggio e un paio di boxer. Il "bel René" fu condannato sia in primo grado sia in appello. Lui si era dichiarato innocente e aveva lamentato che i filmati di sorveglianza del supermercato non fossero più disponibili. A suo dire, avrebbero potuto fare luce sul "complotto" contro di lui.

Invano il suo avvocato difensore ha provato a spiegare che Vallanzasca è profondamente cambiato fin da quando, poco più che maggiorenne, iniziò la sua reclusione, durata in tutto 45 anni salvo i periodi fuori dal carcere per le evasioni e per la semilibertà. 

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