rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Porta Vittoria / Viale Umbria

Arresto di Vallanzasca: ha negato il furto, "la borsa era di un amico"

Si sono riaperte le porte del carcere di Bollate per il "bel René": sospesa la semilibertà

Fa scalpore l'arresto di Renato Vallanzasca per un tentativo di furto da poche decine di euro all'Esselunga di viale Umbria, a Milano, avvenuto venerdì sera alle otto. Il "bel René" era in licenza-premio, dovendo scontare quattro ergastoli nel carcere di Bollate. Da circa un anno in semilibertà con permesso di lavoro, secondo il direttore del carcere il detenuto Vallanzasca ha sempre tenuto un comportamento integerrimo.

L'addetto alla sicurezza del supermercato, che - secondo la ricostruzione circolata nella mattinata di sabato - l'aveva sorpreso mentre, tra gli scaffali, nascondeva oggetti di scarso valore in una borsa e poi - alle casse - gli ha chiesto di tirar fuori gli oggetti in questione (dopo che Vallanzasca aveva pagato alcuni generi alimentari), non aveva capito di trovarsi di fronte l'ex nemico pubblico numero uno.

L'avvocato di Vallanzasca, Deborah piazza, ha riferito che il "bel René" non ha ammesso alcun furto ma al giudice, sabato mattina, ha detto che si trattava della borsa di un amico che gliel'avrebbe affidata. E' probabile che la difesa di Vallanzasca chieda l'acquisizione dei filmati di videosorveglianza in vista del processo.

Il giudice, nel rito direttissimo di sabato mattina, ha comunque sospeso la semilibertà che ora il tribunale di sorveglianza dovrà stabilire se revocare definitivamente o no, entro un mese. Nel frattempo, Vallanzasca è tornato nel carcere di Bollate. L'ex bandito si trova ora nei guai per un fertilizzante, una cesoia e due paia di boxer.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Arresto di Vallanzasca: ha negato il furto, "la borsa era di un amico"

MilanoToday è in caricamento