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Cronaca Cagnola / Via Bramantino

Svastiche e scritte omofobe, devastata la Scuola di cultura popolare: "Attacco fascista"

È successo nella serata di sabato. L'assessore Del Corno: "Atto di vigliacchi fascisti"

Scritte omofone, svastiche e simboli fallici sui muri. E una intera struttura a soqquadro. È successo nella serata di sabato 15 settembre in via Bramantino a Milano dove alcuni vandali hanno devastato la Scuola di cultura popolare, struttura gestita da un collettivo che lavora anche su progetti di integrazione per migranti e che avrebbe dovuto riprendere le proprie attività nei prossimi giorni.

Scuola cultura popolare devastata (foto Fb)

Le pareti sono stati imbrattate con vernice rossa; sono state scritte parole in arabo, parole contro gli omosessuali e svastiche, oltre allo slogan "W Salvini". A darne notizia attraverso il suo profilo Facebook è stato Fabio Galesi, consigliere e presidente del Municipio 8 di Milano.

Secondo l'assessore alla cultura Filippo Del Corno si è trattato di un "assalto intimidatorio di vigliacchi fascisti". Attraverso un commento su Facebook Del Corno ha poi attaccato il ministro dell'Interno: "Questo è il risultato delle politiche di ordine pubblico del Ministro dell'Interno Salvini, a cui, riconoscenti, questi criminali inneggiano". Sul caso stanno indagando le forze dell'ordine. 

"Attaccare una scuola che punta sull'integrazione significa voler ostacolare il futuro del nostro Paese — ha dichiarato il primo cittadino di Milano Giuseppe Sala —. Non possiamo più tollerare gesti come questo: da milanesi continuiamo a credere in una città aperta, solidale e profondamente democratica"
 

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