rotate-mobile
Cronaca

Il comune dice basta alla pubblicità lesiva delle donne

Approvato il regolamento: stop a immagini degradanti, che incitano ad atti di violenza o che diffondono pregiudizi

Palazzo marino vara nuove regole per contrastare la diffusione della pubblicità discriminatoria e lesiva della dignità. L'iniziativa è concentrata soprattutto sulla dignità delle donne, ma non solo. Le regole verranno seguite per tutte le affissioni sugli spazi dell'amministrazione, ma varranno anche per tutte le pubblicità delle società ed enti partecipati del comune.

Sono cinque i tipi di messaggi che verranno "bannati": le immagini che rappresentano o incitano atti di violenza (fisica o morale); le immagini volgari, indecenti o ripugnanti, devianti da quello che la comunità percepisce come "normale"; i messaggi discriminatori e degradanti, ad esempio quelli che collocano la donna in un ruolo subalterno; la mercificazione del corpo, ad esempio le rappresentazioni della donna come oggetto di possesso; infine i pregiudizi culturali o sociali fondati su discriminazione di genere, etnia, orientamento sessuale, abilità fisico-psichica e credo religioso.

Soddisfatta Francesca Zajczyk, sociologa ma soprattutto delegata alle pari opportunità per il comune di Milano. E soddisfatta anche Marilisa D'Amico, consigliera comunale del Pd: "E' fondamentale - ha dichiarato - promuovere il principio di parità a tutti i livelli, anche come assunzione di responsabilità". "La mercificazione dei corpi - fa eco Anita Sonego di Rifondazione - è un sintomo d'imbarbarimento e non di libertà. Quanto deciso oggi non è una censura moralistica, ma un impegno per la dignità e inviolabilità della persona".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il comune dice basta alla pubblicità lesiva delle donne

MilanoToday è in caricamento