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Giovedì, 8 Giugno 2023
Cronaca Porta Volta / Largo la Foppa

Milano, movida rumorosa (prima del lockdown): niente alcol di notte all'aperto

Il provvedimento vale per la zona di corso Garibaldi e largo La Foppa

Non ha a che fare con l'emergenza Coronavirus l'ordinanza del sindaco di Milano Beppe Sala che "taglia" la movida in zona Moscova: ma con l'inquinamento acustico che si viene a generare e, quindi, due battaglie legali da parte dei residenti. In pratica, in corso Garibaldi (tra via Moscova e via Marsala) e in largo La Foppa, sarà vietato consumare nei dehors e in asporto.

L'obiettivo è quello di chiudere tutti dentro nei locali. La misura varrà da mezzanotte alle sei, tra venerdì e sabato e tra sabato e domenica, ma anche nelle gironate prefestive e festive, se capitano in altri giorni della settimana. L'ordinanza parla di bevande alcoliche.

Largo La Foppa: ulivi secolari

I ricorsi dei residenti riguardavano il rumore, il caos generato dalla movida, che negli ultimi anni in questa zona si è molto intensificata. La prima sentenza del Tar risale al 2019, ma i residenti hanno presentato un secondo ricorso da cui le verifiche di Arpa durante l'estate 2020, quella del ritorno alla normalità (o quasi) dopo la prima ondata di contagi da Coronavirus e il conseguente lockdown.

Le analisi dell'Arpa hanno parlato chiaramente: l'inquinamento acustiico durante i weekend è nettamente sopra il limite di legge. Peraltro, dopo il lockdown, per favorire il distanziamento sociale nei locali, sono stati autorizzati ulteriori dehors all'aperto. Il consiglio comunale ha allora autorizzato il sindaco a emanare ordinanze specifiche per restringere gli orari d'apertura e di utilizzo delle attrezzature esterne dei locali, non solo nella città ma in specifiche strade. 

Ed ecco la risposta alla movida "rumorosa": niente più bevande alcoliche né da asporto né da consumare all'aperto nelle notti di weekend in zona Moscova. Un'ordinanza che oggi non produce effetti perché con la Lombardia zona rossa i locali sono comunque chiusi. Ma che, finito il lockdown, dovrebbe fare definitivamente scendere i decibel e fare dormire i residenti.

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