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Ghisa aggredito e spari: ci sono tre indagati, ma i ragazzi si difendono

Primi tre indagati per l'aggressione al ghisa di sabato notte. La difesa dei giovani

Ecco i primi provvedimenti. Tre ragazzi risultano indagati dalla procura di Milano per rapina e resistenza a pubblico ufficiale per l'aggressione a un ghisa di 61 anni andata in scena la notte tra venerdì e sabato in via Fra Luca Pacioli. I tre, sembra tutti skater, sono i primi identificati del gruppo, che in realtà pare fosse composto da una quindicina di ragazzi

Stando a quanto finora è stato possibile ricostruire,  l'agente si trovava lì quella notte insieme a una collega, entrambi in borghese, perché negli ultimi giorni alcuni residenti avevano segnalato la presenza di numerosi ragazzi che dopo aver bevuto in un pub della zona si divertivano a danneggiare le macchine in sosta. Dopo aver effettuato tutti gli accertamenti del caso, i due si sono avvicinati alla macchina per allontanarsi ma lui - sorpreso a scattare foto - sarebbe stato fermato da uno del gruppetto, che ha poi chiesto manforte agli amici. 

Video | Il ghisa aggredito e i due colpi di pistola

A quel punto, sempre secondo i dettagli finora filtrati, quattro o cinque giovani si sarebbero avventati con violenza sul 61enne, che intanto si sarebbe qualificato per poi sparare un colpo di pistola in aria - con l'arma d'ordinanza - per disperdere i giovani. Il "botto" però non ha fatto fuggire il gruppo, con un paio di ragazzi che hanno disarmato il ghisa. Nella colluttazione - prima che l'agente finisse a terra - è partito un secondo colpo, che fortunatamente, e solo per caso, non ha centrato nessuno. A quel punto i giovani avrebbero picchiato il vigile, finito in ospedale con una prognosi di 5 giorni, avrebbero buttato l'arma sotto una macchina e sarebbero fuggiti. 

Parte dell'accaduto è stato ripreso da un video poi finito sui social e girato da alcuni dei presenti. Nella clip si sente distinamente l'agente urlare ai ragazzi che cercano di strappargli l'arma dalle mani "guardate che è carica". Nello stesso video, però, si sente anche uno dei presunti aggressori chiedere agli amici di chiamare la polizia, come se il branco non si fosse reso conto che quello davanti a loro era un ghisa. 

Una versione che uno di loro ha confermato nelle scorse ore al quotidiano "L'Adige". "Quell’uomo non si è qualificato e non ha mostrato alcun tesserino che lo identificasse per un agente di polizia. Ci sono molti testimoni pronti a confermarlo", si è difeso uno dei ragazzi. E ancora: "Non sapevamo chi fosse quell’uomo. A un certo punto ha estratto una pistola. Noi ci siamo subito mossi per cercare di disarmarlo, ma non è stata un’aggressione, nessuno voleva picchiarlo: volevamo solo togliergli la pistola perché eravamo spaventati". Spetterà alla procura chiarire l'accaduto in ogni aspetto. E l'iscrizione dei tre giovani nel registro degli indagati potrebbe essere solo il primo passo. 
 

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