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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Sparatoria Crescenzago, s'aggrava posizione di Amigoni: "Gli ha sparato alla schiena"

La difesa: "Percepita situazine di pericolo". La versione degli altri vigili non corrisponde con quella fornita dall'uomo. Un testimone oculare: "Il fuggitivo non era armato". Nelle prossime ore ulteriori esami balistici

E' stata decisa per giovedì 16 febbraio l'autopsia per Marcelo Valentino Gomes Cortez, il 28enne cileno ucciso da un vigile urbano lunedì 13 durante una sparatoria.

Grazie all'esame autoptico, si saprà di più riguardo alla traiettoria del proiettile che l'ha ferito mortalmente, esploso da un agente di polizia locale, Alessandro Amigoni. In base ai primi accertamenti, da quanto si è saputo, viene rafforzata l'ipotesi di un colpo di pistola alla schiena, esploso quando l'uomo in fuga era voltato di spalle.

Il procuratore della Repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati, che sta seguendo passo passo le indagini affidate al pm Roberto Pellicano, ha spiegato che l'iscrizione per omicidio volontario con dolo eventuale (in sostanza, sparando in quel modo il vigile avrebbe accettato il rischio di poter uccidere).

Un testimone oculare, inoltre, dice di "non aver visto fuggitivi armati" al momento dell'inseguimento. La difesa, sostiene il legale di Amigoni, afferma che malgrado il colpo alla schiena, "si possa parlare di legittima difesa putativa, perché l'agente ha percepito una situazione di pericolo". Di più si saprà nei prossimi giorni, con ulteriori accertamenti balistici. 

 

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