Dopo aver passato oltre due mesi nel carcere milanese di San Vittore, Remi Nicolic, il giovane nomade accusato di aver travolto e ucciso a bordo di un Suv l'agente di polizia locale Niccolò Savarino lo scorso 12 gennaio a Milano, è stato trasferito nel penitenziario minorile 'Beccaria'.

La Procura di Milano infatti, nonostante le decisioni prese nelle scorse settimane dal gip e dal Tribunale del Riesame, sulla base di una serie di documenti prodotti dalla difesa ha deciso di trasferire gli atti dell'inchiesta al Tribunale per i minorenni, perché c'é un serio dubbio che il ragazzo sia minorenne. Ora spetterà al Tribunale dei minori accertare, attraverso una perizia, se il nomade sia effettivamente minorenne, come sostiene da tempo la difesa, rappresentata dall'avvocato David Russo.

Il legale, infatti, dopo essersi visto respingere le istanze che chiedevano di trasferire il fascicolo al Tribunale per i minorenni da parte del gip e del Riesame, ha presentato una memoria, con una serie di documenti tra cui perizie ossee, al procuratore capo del Tribunale dei minori, Monica Frediani.

Il magistrato, analizzata la memoria, ha contattato la Procura di Milano e il pm Mauro Clerici ha deciso poi per il trasferimento del procedimento, proprio perché c"e la possibilità che Nicolic sia minorenne.

Così sabato scorso il ragazzo è stato trasferito nel carcere minorile 'Beccaria'. Il pm dei minori ha già chiesto al gip una perizia medico-antropologica, da svolgersi in incidente probatorio, per verificare l'effettiva età del nomade. Davanti al Tribunale Nicolic rischiava di essere condannato all'ergastolo, mentre le pene sono diverse per quanto riguarda i procedimenti al Tribunale dei minori.