Violenta ogni giorno la figlia della moglie chiamandola "Lolita"
L'uomo, 49 anni, è stato condannato a 13 anni e 4 mesi
Un uomo di 49 anni è stato condannato in rito abbreviato a 13 anni e 4 mesi per violenza sessuale e pornografia minorile.
Secondo quanto emerso dal processo, infatti, il 49enne avrebbe violentato quasi quotidianamente la figlia minorenne (all'epoca aveva soli 6 anni) della moglie. Sosteneva di avere una relazione con la giovanissima. La riteneva "Lolita" e quindi provocatoria. Così ha cercato di giustificarsi.
Per la gup di Milano Sofia Fioretta le dichiarazioni dell'uomo sono "del tutto inverosimili ed incongrue", dal momento che il rivolgersi della vittima a una psicologa scolastica "significa che non aveva alcuna via di fuga". La ragazza, scrive il gup, "ha chiesto aiuto non perché fosse ancora abusata, ma perché aveva attuale, concreto e fondato timore" che l'imputato "potesse approfittarsi ancora di lei".
Le indagini della polizia locale, coordinate dal pm Elisa Calanducci, erano scattate 3 anni fa dopo che la bambina aveva trovato il coraggio di raccontare di essere vittima di violenze sessuali da parte del suo patrigno. Abusi che ha subito dall'età di 6 anni fino ai 13. La procura aveva chiesto una condanna di 12 anni di reclusione, mentre la difesa il minimo della pena.