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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Un anno in carcere per stupro, ma la vittima ritratta e viene assolto

La vicenda: la donna ha ammesso che, quella sera, al parco della periferia sud-ovest milanese, era scattata solo una lite furibonda

Assolto dopo oltre un anno un uomo di 30 anni originario del Perù a processo con l'accusa di avere stuprato una connazionale di 40 anni insieme ad un altro uomo mai rintracciato. La vittima, infatti, ha completamente ritrattato la sua versione affermando che la violenza non è mai avvenuta. Nel frattempo il 30enne ha aspettato il processo in carcere, in custodia cautelare.

L'antefatto all'inizio di ottobre del 2018, il luogo un parco della zona di via Lorenteggio abitualmente frequentato dalla comunità peruviana. L'imputato è stato scagionato partendo da una testimone che durante le indagini non era stata sentita. Una donna presente quella sera al parco insieme a numerosi altri peruviani. E questa testimone, al processo, ha fornito un racconto perfettamente coerente con quello dell'imputato. 

Ha raccontato, in sintesi, che tra l'imputato e due donne (tra cui la vittima presunta dello stupro) era scoppiata una lite furibonda perché lui aveva denunciato lei per una aggressione. In seguito al litigio la 40enne aveva sporto denuncia per stupro chiamando direttamente in causa il 30enne e un amico, ed erano scattate le indagini.

La vittima ritratta

L'imputato, in tutto questo tempo, si è sempre proclamato innocente. Emersa la nuova testimonianza, è stata ascoltata in aula anche la presunta vittima, che messa alle strette dai magistrati ha ammesso, infine, di essersi inventata tutto, e che quella sera al parco c'era stato solo il violento diverbio, ma non uno stupro. Inevitabile conseguenza l'assoluzione del 30enne e la sua scarcerazione.

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