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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Condannato per stupro di turista canadese: "Ma lei era consenziente"

Ha provato a difendersi dall'accusa di violenza sessuale

E' a processo per avere violentato una turista canadese fingendosi un tassista e, in precedenza, anni prima, aveva stuprato anche un'altra ragazza. Ma l'uomo, il 28enne salvadoregno José Balmore Argueta Iraheta, non si è dimostrato per niente pentito, anzi ha in qualche modo cercato di "scaricare" almeno parte della responsabilità sulla canadese.

L'uomo è stato condannato a 12 anni dal gup Natalia Imarisio, dopo avere scelto il rito abbreviato. Lo stupro per il quale è stato arrestato risale al 17 settembre 2017 in zona Crescenzago. La canadese, in piena notte, camminava a piedi in viale Monza con lo scopo di raggiungere i mezzi pubblici che l'avrebbero portata a Lampugnano, dove avrebbe dovuto prendere il pullman per Venezia. Il salvadoregno la vide camminare e si offrì di accompagnarla, ma poi la portò da tutt'altra parte e abusò di lei. 

L'esame del Dna ha potuto attribuire all'uomo anche un altro stupro, avvenuto nel 2010 a bordo di un treno nella provincia Est di Milano. Dalle carte del gup si evince che il 28enne ha cercato di difendersi affermando che la canadese fosse consenziente durante il rapporto. Ma lei - nella sua testimonianza - ha raccontato tutt'altra storia: ha spiegato di avere subìto colpi, violenze, mentre il salvadoregno la tirava per i capelli e le faceva sbattere la testa. 

Il 28enne fu rintracciato dai carabinieri ad Alessandria, dove si era rifugiato a casa della sua fidanzata: ha precedenti per tentato omicidio ed è membro della "pandilla" MS18.

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