Violenza sessuale contro due ragazze sul treno e in stazione: assolti due giovani
I due accusati non sono stati condannati per la mancanza di prove schiaccianti
Accusati di abusi sessuali nei confronti di una ragazza sul treno regionale della tratta Milano Cadorna-Varese Nord e anche nei confronti di un'altra ragazza all'interno della stazione di Venegono Inferiore (Varese), sono stati assolti. Protagonisti due ragazzi di 22 e 27 anni.
Secondo quanto scrive nelle motivazioni della decisione il tribunale di Varese, i due sono stati assolti perché non sono emersi "elementi certi per ritenere che i due imputati siano stati gli autori dei reati contestati". Questo benché il racconto delle vittime, stando ai giudici, "sono del tutto credibili e i reati contestati sussistono". Gli elementi delle indagini e del processo, però, come i "mancati riconoscimenti" degli imputati anche da parte dei testimoni e gli "accertamenti tecnici su un colbacco", che hanno escluso che fosse stato da loro indossato, non consentono di ritenerli responsabili "oltre ogni ragionevole dubbio".
Le violenze sessuali sul treno e in stazione
Le accuse di aggressione e violenza sessuale risalgono al 3 dicembre 2021. Quel giorno due ragazza di 22 anni - in due episodi separati - avevano denunciato le violenze. La Procura per i due imputati aveva chiesto condanne fino a 9 anni e 1 mese. Dopo essere stati in carcere per circa un anno e 3 mesi, col verdetto sono stati scarcerati.
Gli avvocati Mauro Straini, Eugenio Losco e Monica Andretti, che hanno difeso il 22enne, avevano svolto indagini difensive per dimostrare, tra le altre cose, dall'analisi della "cronologia degli spostamenti dell'account google registrato" sul telefono del loro assistito, che il giovane al momento delle violenze era in un locale di Tradate (Varese).