Rogoredo: violentata in strada, tra l'indifferenza dei passanti

Fermata autobus per San Giuliano, è la mezzanotte e quaranta di martedì. Una donna di 33 anni, operaia, coniugata e con due figli piccoli è in attesa del pullman per tornare a casa dopo il turno di lavoro, nei pressi della stazione di Rogoredo. La giovane nota un uomo in bici che gironzola nel piazzale. Si guarda intorno, è da sola. Lui, apparentemente nordafricano, lascia la bici e si avvicina. E' visibilmente ubriaco e tenta l'approccio, le dice: "Tu devi stare con me".

La 32enne, terrorizzata, prova ad allontanarsi ma lui la blocca con l'avambraccio al collo. Prima cerca di strapparle la maglietta, poi le tocca le parti intime. Passano intanto due ragazzi marocchini a piedi. Gli dicono di lasciarla ma, minacciati in arabo dall'uomo, scappano. La ragazza cerca di approfittare dell'attimo di distrazione e tenta di fuggire ma lui la riprende. Mentre le ripete come un mantra: "tu devi stare con me", passano diverse auto da via Rogoredo. "Tutti notano la scena di violenza - racconterà poi la donna - ma nessuno si ferma".

Dopo 15 minuti di abusi e tentativi di fuga, lui prova a trascinare la donna verso un cespuglio. Proprio in quel momento transita una gazzella dei carabinieri. I militari intervengono, con lei già quasi nuda. 

Il maniaco cerca di resistere e ingaggia una colluttazione con i carabinieri che riescono a fermarlo e arrestarlo per violenza sessuale, tentata rapina (ha provato, infatti, anche a sottrarre la borsa alla sua vittima) e resistenza. Si tratta di M.E.H., 32enne marocchino senza fissa dimora con precedenti per furto e già una denuncia (nel maggio del 2011) proprio per violenza sessuale. Ora è a San Vittore.

Per la donna un'esperienza traumatica ma fortunata, nonostante i 20 infinti minuti di violenza, tra l'indifferenza della gente.