Violenze sessuali di Capodanno, 21enne arrestato resta in carcere
L'avvocato dell'arrestato, Stefano Comellini, nei giorni scorsi aveva chiesto i domiciliari per il suo assistito
Resterà in carcere Abdallah Bouguedra, uno dei due ragazzi fermati per le violenze di Capodanno in piazza Duomo a Milano. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame, respingendo il ricorso della difesa del 21enne, che lunedì, contestando i gravi indizi di colpevolezza, aveva chiesto di convertire la custodia in carcere con gli arresti domiciliari.
A Bouguedra, residente a Torino con la famiglia, vengono contestati gli abusi ai danni di due ragazze. Il giovane, assistito dall'avvocato Stefano Comellini, la settimana scorsa, interrogato in procura a Milano dall'aggiunto Letizia Manella e dal pm Alessia Menegazzo, ha negato di aver partecipato agli atti di violenza.
Ragazze circondate e aggredite in Piazza Duomo
L'avvocato dell'arrestato, Stefano Comellini, nei giorni scorsi aveva spiegato di aver "chiesto di valutare tutta la situazione". "Abbiamo chiesto - ha detto - i domiciliari perché riteniamo che in questa situazione di incertezza degli esiti del nostro assistito, siano convertibili gli arresti domiciliari". Al 21enne vengono contestati gli abusi ai danni di due ragazze, a pochi passi dalla loggia dei Mercanti.
Le violenze di Capodanno
Interrogato in procura a Milano dall'aggiunto Letizia Manella e dal pm Alessia Menegazzo, Bouguedra ha negato di aver partecipato agli atti di violenza. "Contestiamo i gravi indizi. E comunque chiediamo gli arresti domiciliari che sono compatibili con la situazione", ha puntualizzato l'avvocato. Per il momento non è stata presa nessuna decisione: i giudici si sono riservati di valutare la richiesta.
Nei giorni scorsi i poliziotti hanno perquisito le case di altri 5 ragazzi tra i 19 e i 24 anni che vivono tra Milano e Torino. Tre di loro sono anche indagati per i fatti della notte di San Silvestro.
Nelle loro abitazioni, come reso noto da via Fatebenefratelli, sono stati trovati e sequestrati vestiti corrispondenti a quelli indossati la notte del primo gennaio, riscontrati dalle immagini di sorveglianza della piazza, e telefoni cellulari. Sempre nei giorni scorsi è trapelato che il numero delle vittime del branco è salito fino a quota 11.