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Le violenze sessuali

Il violentatore seriale che gira in monopattino: le immagini delle aggressioni

Il responsabile, un giovane di 21 anni, è stato arrestato dalla Squadra Mobile

Girava in monopattino elettrico e violentava donne: per questo negli ambienti delle forze dell'ordine lo si chiamava ormai come 'il violentatore in monopattino'. Un 21enne è stato arrestato dalla Squadra mobile di Milano con l'accusa di violenze sessuali su quattro donne, tra i 19 e i 33 anni, che avrebbe commesso tra maggio e giugno 2022. Il giovane avrebbe applicato sempre lo stesso schema: le avrebbe seguite "a bordo di un monopattino elettrico", mentre uscivano a volte da palestre delle zone centrali della città, e poi le avrebbe aggredite, anche mentre parlavano al telefono, costringendole a subire atti sessuali.

Il violentatore in azione: video

E sarebbe scappato, poi, sempre alla guida del monopattino. L'ordinanza di arresti domiciliari è stata firmata dal gip Roberto Crepaldi su richiesta del pm Pasquale Addesso. L'inchiesta, come si legge nell'ordinanza, vede al centro "quattro diversi episodi di violenza sessuale, tutti commessi tra il maggio e il giugno" scorso dal giovane, con precedenti per maltrattamenti sulla madre, il quale "sceso da un monopattino elettrico, ha costretto altrettante giovani ragazze a subire atti sessuali".

Tutti episodi denunciati dalle vittime. Le indagini della Squadra mobile, coordinate dal pm Addesso e dal dipartimento guidato dall'aggiunto Letizia Mannella, sono arrivate all'identificazione del 21enne da una serie di elementi: "L'acquisto di un monopattino simile a quello ripreso sul luogo o in zone prossime a quelle delle violenze, la rassomiglianza dell'indagato" con le descrizioni fornite dalle vittime, i riconoscimenti delle stesse, il confronto delle "celle agganciate dal suo cellulare con gli spostamenti dell'aggressore", i suoi "accessi alla metropolitana" e il suo "abbigliamento".

Le violenze sessuali dell'uomo in monopattino

L'uomo, a quanto risulta, si spostava spesso tra il Piemonte e la Lombardia. Le violenze contestate nell'ordinanza sono state commesse a Milano. In un caso, il 20 giugno, avrebbe "seguito per diversi metri" a bordo del monopattino una 23enne, appena uscita da una palestra di viale Toscana, e l'avrebbe aggredita. Altri abusi sarebbero stati commessi dal giovane in via Vallarsa, il 14 giugno, ai danni di una 20enne che stava parlando al cellulare e sempre aggredita "alle spalle" e fatta cadere dall'uomo arrivato col mezzo elettrico. Una 33enne ha subito violenze con lo stesso schema in via Ripamonti il 27 maggio. E lo stesso giorno una 29enne è stata aggredita mentre rincasava, non lontano da Porta Romana.

"Io ero paralizzata nel corpo, ma per fortuna ho avuto la prontezza di urlare, non ho detto parole, ma urlavo, ad un certo punto si è sentito lo scatto di un portone. Appena il mio aggressore ha sentito il rumore mi ha lasciato a terra, si è alzato ed è corso verso il monopattino che ha preso ed è scappato". È uno dei racconti messi a verbale da una delle quattro vittime del 21enne milanese finito ai domiciliari oggi con l'accusa di violenza sessuale.

La 19enne, che ha subito abusi in via Vallarsa, ha spiegato di essere stata aggredita alle spalle, mentre era "concentrata sullo schermo" del telefono, e di essere stata buttata "a terra, girata, con lui davanti a me". Ha fornito subito agli agenti una descrizione di quel giovane, che aveva un accento "di Milano" e che era vestito con t-shirt e bermuda. E pure dettagli sul monopattino "quasi tutto nero con una striscia arancione fluo sul davanti". Decisive nell'inchiesta anche le immagini delle telecamere di sorveglianza che hanno ripreso le violenze.

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