Migranti, la Lega contro il "rischio ebola" propone la quarantena
Fabio Rolfi, vice capogruppo del Carroccio in Consiglio Regionale, propone la "quarantena preventiva" per i gruppi di profughi in fuga dalle guerre stanziati nel Milanese
La Lega Nord torna sull'ondata di migranti scappati da guerre e lotte che hanno trovato accoglienza a Milano e nel Milanese. Si parla della sicurezza sanitaria, dopo i recenti allarmi lanciati per l'espansione del virus ebola.
“Depositeremo un’interrogazione – spiega Fabio Rolfi, vice capogruppo del Carroccio in Consiglio Regionale – per chiedere al vice presidente e assessore alla Sanità, Mario Mantovani, quali iniziative ha adottato o intende adottare Regione Lombardia in relazione all'emergenza ebola che sta interessando diversi Stati africani, un’epidemia tanto grave da preoccupare persino l’Organizzazione Mondiale della Sanità.”
“Alcuni stati europei – prosegue Rolfi – hanno aumentato le misure di attenzione. Riteniamo che le medesime procedure debbano essere adottate anche in Lombardia”.
“Proprio per questo motivo vorremmo sapere quali sono le misure di prevenzione e diagnosi addotte e se non si ritiene necessario potenziarle ponendo in essere forme di quarantena preventiva nei Centri di accoglienza per quegli immigrati clandestini che arrivano ogni giorno in Stazione centrale a Milano. Bisognerebbe inoltre adottare anche controlli approfonditi per escludere la presenza di altre patologie, debellate ormai da tempo in Lombardia, come ad esempio la tisi. Prevenire è fondamentale e riteniamo che la nostra Regione debba seguire il modello veneto, dove si sta predisponendo una corposa azione di prevenzione igienico-sanitaria, assolutamente necessaria per evitare ripercussioni potenzialmente devastanti”, conclude Rolfi.