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Cultura

Dal 7 marzo in mostra a Milano la varietà artistica di Sergio Giromel

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

Grande attesa per la mostra collettiva "Impressioni d'artista" allestita presso lo spazio artistico della "Milano Art Gallery" in via Alessi 11, e che aprirà i battenti Sabato 7 Marzo alle ore 18.00. L'evento, organizzato dal manager della cultura Salvo Nugnes, presidente dell'associazione "Spoleto Arte" farà da cornice artistica ad un'importante conferenza su "Il dolore e la speranza" con espositrice la carismatica attrice e scrittrice Dalila Di Lazzaro.

Tra gli artisti in risalto si inserisce anche il variegato Sergio Giromel, con opere di istantaneo magnetismo emozionale. Sergio Giromel è inoltre partecipe della mostra collettiva che si svolgerà dal 9 Maggio al 2 Giugno presso Museo Gipsoteca Canova e che vedrà come ospite eccezionale il professore Vittorio Sgarbi.

È stato detto sull'artista: "Con le opere di Sergio Giromel assistiamo alla sospensione del tempo perché affrontiamo mondi lavorati ad olio su tela, telai e tavole, veri occhi interni dove esplodono colori e luci di una descrittività imperiosa, come una liberazione di sintesi quotidiane tra sguardo e realtà esterne, filtrate nella propria condizione interiore. E' proprio in questa ricerca di sintesi che necessitano e nascono collegamenti che si impongono tra architetture, figure e paesaggi ed ogni tema ha la sua voce e le caratteristiche di grandi vitalità. Certi particolari sottolineati diventano momenti simbolici, quasi scenografie sovrapposte di palchi teatrali di una Venezia più sognata e inventata che reale, ma proprio perché magica grazie alle architetture sovrapposte e differenti, sollecita queste riflessioni pittoriche. Il colore è pieno, arricchito dalla foglia d'oro che riflette e rifrange i raggi del sole e rende calda l'immagine. Nelle opere con figure femminili rientrano soluzioni tendenti alla classicità, imposte dal tema, senza voli ed astrazioni, ma meditate e risolte nella veridicità .C'è un desiderio di produrre forme rispettose della forza positiva del corpo. Le scelte pittoriche di soluzioni paesaggistiche sfruttano per Sergio Giromel la ricchezza compositiva e la volontà di creare rimandi e suggestioni, puntando sulla forza dei colori caldi e freddi e sulla rottura dei canoni tradizionali per inventare spaccature e aperture che segnano nuovi mondi immaginari e fantastici che ci portano dentro e aldilà in una metafisica ricerca di possibili realtà, quasi assistessimo già ad un frammento vitale e ne cogliessimo i collegamenti tra varie espressioni, ma in un ruolo di forte sensibilità produttiva".

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