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Cultura

Beni del Fai, a Milano riapre Villa Necchi Campiglio (e non solo)

Di nuovo aperti alle visite molti Beni FAI della Lombardia

Il FAI - Fondo Ambiente Italiano - dopo due mesi di isolamento, riapre i suoi Beni su tutto il territorio nazionale e inaugura una nuova fase, da venerdì 22 maggio, infatti, la maggior parte dei Beni storici, artistici e paesaggistici della Fondazione saranno nuovamente aperti al pubblico, che potrà usufruire di visite libere o guidate esclusivamente su prenotazione, al fine di garantire la massima sicurezza per tutti.

I Beni che apriranno le porte in Lombardia

In Lombardia sono molti i Beni che torneranno ad aprire le porte alle visite. Sul lago di Como, si torna a visitare Villa del Balbianello a Tremezzina, elegante dimora del XVIII secolo, meta di letterati e viaggiatori fino al suo ultimo proprietario Guido Monzino. Il suo stupefacente giardino, realizzato con maniacale perfezione, spazia tra ardite potature e scorci, viali fiancheggiati da statue, terrazze panoramiche e copiose fioriture, fino a culminare nella Loggia settecentesca che corona l’intero complesso. La Villa si può raggiungere da Lenno a piedi con una passeggiata di mezz’ora attraverso un bosco oppure con servizio taxi-boat. Tutti i giorni (ad eccezione di lunedì e mercoledì non festivi) si potranno effettuare visite libere al bosco, al giardino e ad alcune sale della Villa in questi orari: martedì, giovedì e venerdì dalle ore 10.30 alle 18.30 mentre sabato, domenica e festivi dalle ore 10.30 alle 19.30.

Oria Valsolda (CO)

A Oria Valsolda, sempre in provincia di Como, apre nuovamente alle visite anche Villa Fogazzaro Roi, piccolo gioiello affacciato sulla sponda italiana del Lago di Lugano, intima e appartata dimora ottocentesca del noto autore di Piccolo mondo antico Antonio Fogazzaro. Tutto qui sembra sospeso nel tempo; arredi, quadri e oggetti rievocano l’atmosfera del romanzo, giunta inalterata fino a noi grazie al marchese Giuseppe Roi, pronipote dello scrittore, che a metà Novecento riallestì con gusto squisito ogni ambiente prima di donare la casa al FAI nel 2009. Si potranno effettuare visite alla Villa, esclusivamente guidate, della durata di 45 minuti da giovedì a domenica dalle ore 10.30 alle 18.30. È importante rispettare rigorosamente l’orario prescelto per la visita in fase di prenotazione.

Villa Necchi Campiglio e Palazzina Appiani

Nel cuore di Milano, da venerdì 22 maggio si torna a visitare anche Villa Necchi Campiglio, iconica dimora anni Trenta a pochi passi da Piazza San Babila firmata dal genio di Piero Portaluppi. Corredata da un incantevole giardino con piscina e campo da tennis, la residenza custodisce importanti collezioni d’arte che impreziosiscono lo splendore degli arredi decò, con pezzi d’arte che spaziano da Tiepolo a Canaletto fino a Sironi, De Chirico, Martini e Wildt. Oggi è una delle poche architetture rimaste a testimonianza degli ambiziosi progetti napoleonici di riordino urbanistico della città atti a celebrarne la magnificenza.

L’Arena Civica, disegnata nel 1805 da Canonica su modello degli antichi circhi romani, dovette fungere anche da tribuna d’onore per le apparizioni pubbliche di Bonaparte. Sorse così una loggia dalle monumentali forme classiche aperta sull’anfiteatro e inserita in un edificio dalle linee semplici e compatte che rivolge il fronte esterno sul parco, con una facciata porticata di sapore già neoclassico: Palazzina Appiani. Le visite si svolgeranno da venerdì a domenica alle ore 11, 15.30 e 16.30.

I Beni di Varese

Anche i Beni di Varese e provincia riaprono venerdì 22 maggio, a partire da Villa e Collezione Panza, una delle più importanti collezioni di arte contemporanea americana racchiusa in una splendida villa settecentesca con giardino all’italiana a solo un’ora da Milano. Le sue 200 opere ispirate alla relazione tra architettura e natura, e ai temi della luce e del colore – tra cui spiccano svariati capolavori di Dan Flavin, James Turrell e Robert Irwin – convivono in armonia con gli ambienti storici, gli arredi rinascimentali e le preziose raccolte di arte africana e precolombiana. I suoi 33.000 metri quadri di parco arricchito da opere di Land Art si potranno tornare a visitare da mercoledì a domenica dalle ore 10.30 alle 19; giovedì l’apertura sarà prolungata fino alle 21. Si potrà inoltre ammirare il riallestimento integrale della collezione permanente “Villa Panza – un’idea assoluta. Giuseppe Panza di Biumo, la ricerca, la collezione”, realizzato per celebrare il ventennale della donazione al FAI.

A Gornate Olona (VA) apre i battenti il Monastero di Torba, antico complesso monacale del V secolo patrimonio UNESCO dell’Umanità, nonché primo Bene FAI donato da Giulia Maria Crespi nel 1977. Prima della riconversione in centro religioso, fu un avamposto militare romano, il cui torrione di guardia resta a testimonianza dell’antica funzione di castrum. Le monache benedettine che vi si insediarono nell’VIII secolo fecero costruire il monastero e la piccola chiesa; gli affreschi nella torre ne ricordano in modo durevole il passaggio. Oggi questo sito millenario rivive anche alla luce dei continui ritrovamenti di età longobarda, che costituiscono solo una delle sorprese che il Monastero e il suo territorio offrono a chi va alla ricerca di luoghi al di fuori dei circuiti più noti e frequentati. Le visite, libere, avverranno da mercoledì a domenica dalle ore 10.30 alle 18.

Villa Della Porta Bozzolo (VA)

A due passi dal Lago Maggiore, a Casalzuigno (VA), riapre al pubblico anche Villa Della Porta Bozzolo, fastosa residenza di origine cinquecentesca poi “villa di delizie” nel Settecento, con i suoi ricchi decori interni, gli affreschi floreali nonché il meraviglioso giardino con più di 500 varietà di rose. Da giovedì a domenica, dalle ore 10 alle 18, si potranno tornare a visitare saloni e salottini, gallerie e camere da letto dai vivaci affreschi con illusionistiche architetture dipinte, miti e allegorie, trionfi di fiori colorati in stile rococò. La visita libera alla Villa è della durata di un’ora, mentre per tutto il giorno sarà possibile rilassarsi nel monumentale giardino all’italiana, un’originale scenografia di terrazze scolpite in pietra che risalgono la collina fino al grande prato verde del “teatro”, con la peschiera e un ripido sentiero verso il panoramico belvedere.

Le visite in sicurezza

Per consentire al pubblico di visitare i Beni nella massima sicurezza, il FAI si è preoccupato di garantire il pieno rispetto dei principi definiti dal Governo a partire dal mantenimento della distanza sociale. In tutti i Beni la visita sarà contingentata per numero di visitatori e, ove possibile, organizzata a “senso unico” per evitar eventuali incroci. Le stanze più piccole e quelle che non permettono un percorso circolare saranno visibili solo affacciandosi; le porte saranno tenute aperte onde ridurre le superfici di contatto. Sarà d’obbligo indossare la mascherina per tutta la durata della visita. Saranno inoltre a disposizione dispenser con gel igienizzante sia in biglietteria che nei punti critici lungo il percorso.

Il giorno precedente la visita, i partecipanti riceveranno una mail con le indicazioni sulle modalità di accesso e un link da cui scaricare i materiali di supporto, che non saranno più distribuiti in formato cartaceo. In alternativa, i materiali saranno accessibili su supporti digitali grazie a un QR Code scaricabile direttamente in biglietteria.
 

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