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Cultura

Un tuffo negli anni '80 con Garbo alla Casa 139

E' stato uno dei "new waver" di culto insieme al primo Enrico Ruggeri sull'onda di artisti inglesi del calibro di Brian Ferry, torna dal vivo con il suo ultimo album “Come il vetro”. Stasera alla Casa 139 è di scena Garbo

Ha segnato una tendenza, quella dei "new waver", insieme con il primo Enrico Ruggeri su ispirazione di artisti internazionali come David Bowie, Bryan Ferry, Brian Eno.

Ci ha stregati negli anni '80 grazie soprattutto al successo di "A Berlino va bene". Con "Radioclima" nel 1984 ha vinto il premio della critica al Festival di Sanremo, replicando un anno dopo con "Cose veloci". Oggi Garbo, al secolo Renato Abate, torna a entusiasmarci con una performance live alla Casa 139.

Ci presenterà il suo ultimo album "Come il vetro", il 16esimo in carriera, con il quale ha concluso la trilogia cromatica inaugurata con "Blu" (2002) e proseguita con "Giallo Elettrico" (2005), dischi che hanno segnato il ritorno dell'artista all'attenzione della critica musicale.

E sotto l'etichetta Discipline, fondata nel 1992 per poter sperimentare sonorità originali e una produzione indipendente e oggi rinnovata grazie al sodalizio societario creato con Luca Urbani (già Soerba) e Alberto Styloo, suo partner nella realizzazione dell'album, ci offre 12 pezzi esclusivi, tra i quali la cover di “Baby I love you” dei Ramones.

Con “Come il vetro” Garbo paragona le proprietà di questo materiale a una serie di caratteristiche riconducibili anche al genere umano: la trasparenza, la fragilità, la capacità di ferire. E come attraverso il vetro guarda oltre verso nuove future produzioni.
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