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Cultura

Teatri, cambiano i contributi del Comune di Milano in base alla chiusura per pandemia

I criteri sono stati modificati per non penalizzare il sistema teatrale che, durante la pandemia covid, ha dovuto subire le chiusure forzate e poi le riaperture per breve tempo e con forti limitazioni

Cambiano i criteri di valutazione e i parametri sulla base dei quali il Comune di Milano eroga un contributo ai teatri convenzionati del territorio. La modifica è stata approvata dalla giunta cittadina in modo da ridurre al 25-20 per cento (a seconda della tipologia di teatro) la quota in base all'effettiva attività svolta nei pochi mesi del 2020 in cui è stata possibile l'apertura in base alle prescrizioni contro la pandemia covid. Contestualmente verrà assegnato il 75-80 per cento del valore del contributo previsto nel 2019.

Nel 2020, infatti, i teatri e gli altri spettacoli di qualsiasi natura sono rimasti 'fermi' per parecchi mesi. Chi ha voluto riaprire quando è stato possibile, poi, ha potuto farlo solo per breve tempo, in estate e parte dell'autunno e con un forte contingentamento del pubblico. La modifica delle modalità di vaolutazione rimarrà valida anche per il 2022 visto che, anche nel primo semestre del 2021, l'attività di spettacolo è rimasta ferma a lungo. 

"In questo modo - si legge in una nota dell'amministrazione comunale - si vuole garantire la tenuta complessiva del tessuto produttivo teatrale della città, che è in grande sofferenza, e assicurare a Milano, una volta passata l’emergenza, l’eccellente e molteplice offerta di spettacolo di cui è parte fondante il sistema dei teatri convenzionati".

 

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