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Cultura

L'omaggio del New York Times al "Coro degli Stonati" de laVerdi

L'iniziativa che insegna a cantare a chi è - o si sente - stonato: ne parla anche il quotidiano Usa

Forse non tutti lo sanno, ma a Milano esiste, da qualche anno, un corso di canto che si rivolge alle persone cosiddette stonate. Ad organizzarlo è laVerdi, la prestigiosa istituzione musicale dell'auditorium di largo Mahler, e a guidarlo è Maria Teresa Tramontin, mezzosoprano e direttore di coro.

Il "Coro degli Stonati", così si chiama, è un successo. Non soltanto perché le iscrizioni continuano a crescere, ma perché ora anche il New York Times, una delle testate giornalistiche più importanti del mondo, si è accorto di questa iniziativa. Che non è più tanto una sperimentazione, visto che è nata nel 2010 su iniziativa dell'allora direttore de laVerdi, Luigi Corbani.

Il NYT, giustamente, evidenzia che il corso per stonati nasce nella culla della musica, l'Italia, e in particolare nella capitale musicale italiana, Milano. La stessa città della Scala. "Sorprendentemente il Paese che ha inventato l'Opera non ha un forte curriculum musicale nelle scuole pubbliche", spiega Gianpaolo Scardamaglia (l'organizzatore del coro) a Elisabetta Povoledo (corrispondente dall'Italia del NYT). Rischia di perdersi sia la tradizione culturale della musica colta, sia la pratica del canto.

Il corso cerca di far acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità vocali ai partecipanti, ma anche (e contemporaneamente) fiducia in sé stessi, per imparare a fare musica insieme ad altri. Lo si realizza con esercizi e lezioni di postura, respirazione, emissione del fiato e del suono e tutto quello che si studia in un corso di canto "classico".

Ma chi sono i frequentanti? Hanno da 25 a 81 anni, pagano 220 euro all'anno e sono circa 280 divisi in quattro classi. Erano qualche decina quando fu avviato l'esperimento. Studiano da ottobre a giugno e alla fine dell'anno tengono un saggio, come da prassi per i corsi di spettacolo.

Nella convinzione che solo un 10% di stonati lo è veramente, cioè è irrecuperabile, Maria Teresa Tramontin prova dunque, da sette anni, a far acquisire fiducia in persone che non hanno perso la passione del canto ma non lo praticano mai per paura di essere giudicati. Funziona? Dipende, ovviamente. Nessuno dei frequentanti aspira ad una carriera musicale, questo è certo. Ma può bastare per sentirsi più sicuri nell'accennare un'aria o una canzone con la propria voce, non soltanto quando nessuno ascolta. 

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